Pensioni, aumenti in autunno: come calcolarli e a chi spettano

Gli aumenti delle pensioni sono previsti tra 10 e 50 euro al mese per la rivalutazione del 2023

Pensioni, come calcolare l'aumento in arrivo grazie a rivalutazione e conguaglio
di Mario Landi
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Sabato 3 Settembre 2022, 11:56 - Ultimo aggiornamento: 4 Settembre, 10:11

Le pensioni aumentano prima del previsto. Grazie alle rivalutazioni. In autunno gli assegni saranno più consistenti. Una scelta, quella del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, dettata dagli effetti negativi dell'inflazione. Il conguaglio per il calcolo della perequazione delle pensioni per l'anno 2021 sarà anticipato al 1° novembre 2022. L'aumento, dunque, è determinato da due fattori. Il primo vede un +0,2% per recuperare l'inflazione dello scorso anno. L'altro è di +2%, anticipando gennaio, sull'inflazione del 2022. 

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Pensioni, come calcolare l'aumento

Gli aumenti delle pensioni sono previsti tra 10 e 50 euro al mese per la rivalutazione del 2023.

Ci sarà un conguaglio da 10 e 130 euro in base all'importo della pensione. A novembre poi, i pensionati riceveranno gli arretrati del periodo 1° gennaio - 30 settembre 2022: aumenti netti pari a 54 euro per le pensioni di 2.692 al mese e la metà per chi percepisce una cifra di 1.200 euro mensili. Da gennaio 2023, dovrebbero essere previste le rivalutazioni per tutti in rapporto ai tassi dell'inflazione galoppante.

 

Calcolo simulzione pensione sito inps

Sul sito dell'Inps c'è un'apposita sezione per calcolare la pensione. Si chiama mia pensione futura, un servizio che permette di simulare quale sarà presumibilmente la pensione al termine dell'attività lavorativa. Il calcolo si basa sulla normativa in vigore e su tre elementi fondamentali: età, storia lavorativa e retribuzione/reddito.

Chi può usufruire del servizio

Possono simulare la pensione futura i lavoratori con contribuzione versata al Fondo pensioni lavoratori dipendenti, i lavoratori con contribuzione versata alla Gestione Separata, gli iscritti alla Gestione Dirigenti di aziende industriali e i lavoratori con contribuzione versata agli altri fondi e gestioni amministrate dall'INPS.

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