Lo studio, infatti, sottolinea che se da una parte la capacità di risparmio è più ampia sui redditi derivati dall'attività degli aderenti, dall'altra potrebbe comportare il venir meno delle agevolazioni. A questo proposito, poiché che il regime forfetario è sostitutivo, in assenza di altri redditi imponibili, il reddito dichiarato dal contribuente ai fini IRPEF sarà nullo. Dal momento che deduzioni e detrazioni agiscono solo nel "mondo IRPEF", ciò significa negarsi "il beneficio di beneficiare".
A venire meno, dunque, sarebbero ad esempio le detrazioni per il coniuge, i figli e gli altri familiari fiscalmente a carico, ma anche gli sconti fiscali attivi su determinate spese, quali gli interessi passivi sui mutui (detraibili al 19%), i lavori di ristrutturazione edilizia (50%) o di riqualificazione energetica degli edifici (65%). Senza dimenticare spese mediche (19%) e altro ancora.
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