Panetta (BCE): transizione verde non determinerà per forza aumento dell'inflazione

Panetta (BCE): transizione verde non determinerà per forza aumento dell'inflazione
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Mercoledì 16 Novembre 2022, 17:00
(Teleborsa) - "La transizione verde non determinerà necessariamente un aumento dell'inflazione. Politiche adeguate nel campo dell'energia possono comprimere la domanda di combustibili fossili. Stimolando la produzione di energie rinnovabili a basso costo, esse possono contenere le pressioni inflazionistiche, e persino ridurre l'inflazione rispetto a uno scenario controfattuale caratterizzato dall'assenza di interventi". Lo ha detto Fabio Panetta, Membro del Comitato esecutivo della BCE, durante un evento dell'Associazione bancaria italiana (ABI).

"La forte spinta fornita dall'energia all'attuale aumento dell'inflazione non è determinata dalla transizione ecologica - ha aggiunto - Essa riflette invece soprattutto la manipolazione dell'offerta di combustibili fossili da parte della Russia. Se avessimo avviato per tempo la transizione verde, avremmo potuto progredire più agevolmente verso gli obiettivi climatici, e avremmo potuto limitare la nostra vulnerabilità allo shock energetico e le sue ricadute sull'inflazione".

Panetta definisce come una visione negativa "ingiustificata" quella secondo cui la transizione ecologica è una minaccia per aspetti essenziali della nostra vita quotidiana, quali il potere d'acquisto e le opportunità di crescita della nostra economia. Quella che l'economista italiano chiama una "coincidenza divina", ovvero che la transizione verde possa generare vantaggi economici significativi, "non è una vana illusione" e "dipenderà dalle politiche che adotteremo".

Per conseguire questa "coincidenza divina", liberandoci dalla dipendenza dai combustibili fossili senza provocare un aumento dei prezzi dell'energia, dovremo ridurre l'intensità e innalzare la sicurezza in campo energetico, finanziando in misura adeguata la transizione.

Secondo il funzionario della BCE, "in primo luogo, le politiche in campo energetico dovranno fornire adeguati incentivi alla riduzione della domanda di combustibili fossili; in secondo luogo, l'intervento pubblico deve essere volto a salvaguardare la sicurezza energetica e a ridurre il rischio che bruschi rincari dei combustibili fossili possano ripercuotersi in misura significativa sull'inflazione; in terzo luogo, gli interventi pubblici devono sostenere gli investimenti necessari per realizzare la transizione ecologica".

Nel suo intervento, Panetta ha ricordato che il Fondo monetario internazionale (FMI) rileva che gli effetti inflazionistici della transizione ecologica dipendono soprattutto dalle politiche adottate nella fase di passaggio. "Benché secondo alcuni scenari la transizione possa generare pressioni inflazionistiche moderate, l'FMI è giunto a conclusioni analoghe a quelle dell'NGFS e dell'AIE: nell'area euro una transizione volta a ridurre le emissioni di carbonio del 25 per cento entro il 2030 non influenzerebbe l'inflazione rispetto allo scenario di base, a condizione che un terzo degli introiti provenienti dai più elevati prezzi del carbonio venga destinato a sussidi ambientali".
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