Pagamenti PA più veloci: nel 2020 fatture pagate con 3 giorni di anticipo

Pagamenti PA più veloci: nel 2020 fatture pagate con 3 giorni di anticipo
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Lunedì 14 Giugno 2021, 11:15
(Teleborsa) - Pagamenti più veloci dalla PA, alla quale servono ora 45 giorni per saldare le fatture delle imprese che erogano servizi. Lo rivela una analisti del MEF sui tempi di pagamento delle Amministrazioni Pubbliche. Il Ministero di Via XX settembre rileva infatti che l'anno 2020 conferma i "progressivi miglioramenti" già evidenziati negli anni precedenti ed evidenzia un anticipo di 3 giorni rispetto alla scadenza.

Le fatture ricevute dalla PA nel 2020 sono state pari a 27,9 milioni, per un importo totale dovuto di 152,7 miliardi, mentre le fatture pagate ammontano a 24,7 milioni, pari a 142,7 miliardi di euro, che corrisponde a circa il 95,9% dell'importo totale. Il tempo medio ponderato occorso per saldare le fatture è stato di 45 giorni e conferma "il trend decrescente del quinquennio precedente", in cui il tempo medio di pagamento era passato dai 74 giorni del 2015 ai 48 del 2019 ed il tempo medio di ritardo si era ridotto da 27 giorni del 2015 a 1 giorno del 2019.

Tale andamento risulta generalizzato e interessa i diversi comparti della PA. Fra questi, gli Enti del Servizio Sanitario Nazionale ed il comparto delle Regioni e Province autonome fanno registrare le migliori performance, con tempi medi di pagamento che passano rispettivamente da 57 e 41 giorni del 2018 a 45 e 31 giorni del 2020.

Coerentemente con la riduzione dei tempi di pagamento, risulta in costante crescita la quota delle fatture pagate dalle PA entro i termini previsti dalla normativa comunitaria e nazionale, che passa dal 64,9% dell'importo delle fatture emesse nel 2018, al 74,1% di quelle emesse nel 2020. Il miglioramento è riscontrabile anche a livello dei singoli comparti ed in particolare per gli Enti del SSN e per il comparto delle Regioni e Provincie autonome, le cui percentuali, calcolate in termini di importo, passano rispettivamente dal 70,3% e 73,2% all'80,7% e 81,5%.




(Foto: © Andrii Yalanskyi | 123RF)
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