"Oggi chi fa lavoro agile non ha un contratto specifico, non ha obiettivi, non ha tecnologie, in più non c'è sicurezza, vedi il caso del Lazio, insomma è un lavoro a domicilio all'Italiana" ha detto ancora Brunetta.
La posizione del Ministro è fin troppo chiara. "Il futuro è nel PNRR, è nel +6% di crescita del Paese. E il Paese per crescere ha bisogno di una Pubblica Amministrazione in presenza, regolata, garantita, in sicurezza, con un contratto", ha aggiunto il ministro.
"Il lavoro smart - ha ribadito Brunetta - è stata la risposta all'emergenza. Si doveva tenere i dipendenti a casa e si è scelta questa soluzione, li si poteva mettere in cassa integrazione come nel privato e invece si è scelto questa modalità. Idea intelligente, ma il lavoro agile non ha garantito i servizi pubblici essenziali".
Non si fanno attendere le reazioni, la più dura arriva dai 5Stelle: "Non possiamo accettare che tutti i progressi fatti nella digitalizzazione della nostra pubblica amministrazione vengano cancellati con un colpo di spugna", dice il capogruppo del movimento 5 stelle in commissione affari costituzionali della camera, Vittoria Baldino.
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