Nessun concorso, dunque, per il reclutamento delle figure richieste dal Recovery Plan – che prevede risorse per 235 miliardi in sei anni – ma le amministrazioni sceglieranno la persona più adatta a seguire il singolo progetto confrontando, anche attraverso meccanismi di intelligenza artificiale, i curricula presenti su una grande piattaforma online e procederanno, poi, alla chiamata diretta. "Abbiamo messo in piedi un accordo quadro con gli ordini professionali, soprattutto per le professioni di carattere tecnico. Ogni amministrazione, ogni progetto, avrà la responsabilità di scegliere i migliori attraverso il portale, una sorta di Linkedin italiano dove ci saranno in concorrenza i curricula migliore di tutti i tecnici richiesti. Chi ha bisogno dei tecnici per il Pnrr li sceglierà in questo portale con tempi immediati".
Brunetta ha assicurato che "ci saranno remunerazioni all'altezza della specializzazione" e che "i tempi di inserimento saranno brevissimi per poi lavorare per tre anni più due a questi progetti". Tra le figure professionali richieste nelle schede del Recovery figurano ingegneri, architetti, statistici ma anche di data scientist, manager dell'energia e "UX Designer" ovvero creatori di app e siti web che rispondano ai reali bisogni degli utenti.
"La Pubblica amministrazione – ha aggiunto il ministro – ha bisogno di figure professionali e tecniche in grado di gestire i 190 progetti che sottende il Piano nazionale di ripresa e resilienza. Vogliamo un'Italia salvata dalla crisi, ma soprattutto un'Italia cambiata. Il mio sogno – ha sottolineato Brunetta parlando agli ingegneri – è di avervi tutti nella pubblica amministrazione, costruttori di ponti di futuro, ne abbiamo purtroppo troppo pochi, ed è facile dire venite, più difficile è realizzarlo, ma oggi abbiamo una grande occasione. Dopodomani o al massimo la prossima settimana vedrà la luce il provvedimento, questi solo i tempi del governo Draghi, i tempi dell'Italia che vuole cambiare".
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