A favorirne l'ascesa del metallo prezioso hanno contribuito il progressivo deprezzamento del dollaro ed i segnali positivi giunti dalle trattative tra Usa e Cina sul commercio.
La perdita di valore del biglietto verde, in particolare, ha fatto da volano ai cosiddetti beni rifugio fra cui yen e oro, anche in risposta ai timori per l'aggravarsi del quadro macroeconomico. Una conferma è arrivata dal dato delle vendite al dettaglio, che hanno registrato una contrazione dell'1,2%, il più marcato da settembre 2009 e peggiore di quanto atteso.
La crescita del metallo giallo, fra l'altro, giunge al termine di una settimana decisamente favorevole per i mercati azionari, che attendono ora l'esito delle trattative USA-Cina e novità dai verbali della Fed e della BCE circa nuove politiche accomodanti.
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