Orlando, evitare che delocalizzazione diventi desertificazione

Orlando, evitare che delocalizzazione diventi desertificazione
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Venerdì 20 Agosto 2021, 20:30
(Teleborsa) - Il blocco dei licenziamenti durante l'emergenza Covid è stato "uno strumento utile per affrontare una determinata situazione", ma "non può essere lo strumento attraverso il quale si garantisce strutturalmente il lavoro". Lo ha detto il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, a margine di un incontro al Meeting di Rimini.



"Il blocco dei licenziamenti - ha spiegato - può essere solo un meccanismo congiunturale che abbiamo utilizzato e che poteva essere modulato in modi diversi. Ma non può essere lo strumento attraverso il quale si garantisce strutturalmente il lavoro". "Tutti gli altri strumenti sono quelli che derivano dal Recovery - ha aggiunto riferendosi al tema dell'incontro al Meeting - e credo che sia quindi compatibile una discussione sulla prospettiva e la graduale uscita dal blocco dei licenziamenti che credo sia stato uno strumento utile per affrontare una determinata situazione".

Capitolo delocalizzazioni. Non si possono bloccare multinazionali straniere che decidono di abbandonare un territorio, ma si devono "responsabilizzare" per "evitare che la delocalizzazione diventi desertificazione come purtroppo è avvenuto in molte realtà del nostro Paese", ha aggiunto. "Bloccare" le multinazionali "è una pretesa eccessiva - ha spiegato ai cronisti - ma responsabilizzarle è una cosa che va fatta.

Obbligo del vaccino? "Favorevole ad esplorare tutte le soluzioni" per "mettere quanto più possibile in sicurezza gli italiani" e quindi anche valutare la possibilità di vaccinare tutta la popolazione come ha chiesto il segretario della Cisl, Luigi Sbarra. "Personalmente - ha detto Orlando - sono convinto che tutti gli strumenti che sono in grado di contrastare la pandemia, nel rispetto della Costituzione e sentite le autorità scientifiche, vadano percorsi". Questa - ha precisato - "è una mia opinione e, come sappiamo, ce ne sono di articolate e differenziate sia al Governo che in Parlamento".
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