Oriocenter, tra i più grandi Centri commerciali d'Italia: Antonia Latino su riapertura

Oriocenter, tra i più grandi Centri commerciali d'Italia: Antonia Latino su riapertura
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Giovedì 30 Aprile 2020, 13:15
(Teleborsa) - La chiusura dei centri commerciali, generi di prima necessità a parte, ovvero inevitabili consistenti perdite di un settore che genera un volume d'affari di 139,1 miliardi di euro rappresentando il 4% del PIL italiano e, dal punto di vista occupazionale, impiega oltre 587.000 persone, senza considerare l'indotto.

Dati del Centro Nazionale Centri Commerciali, l'Associazione che riunisce in un unico organismo trasversale tutti gli stakeholders, quali le proprietà, le società di servizi e selezionati retailers, collegati all'industria dei centri commerciali, dei parchi commerciali e dei Factory Outlets. Sono oltre 1.200 i Centri commerciali presenti su il territorio nazionale che, con i loro 36.000 negozi (di cui 7.000 a gestione unifamiliare) registrano 2 miliardi di presenze annue.

Teleborsa ha intervistato Antonia Latino, responsabile marketing di Oriocenter, una delle più grandi infrastrutture presenti in Italia, situato proprio di fronte all'Aeroporto di Bergamo. Struttura che conta 280 negozi e 14 sale cinema, diventata negli anni un vero e proprio destination point per i consumatori, famiglie e viaggiatori.


I centri commerciali sono stati concepiti come luoghi di aggregazione e hanno rappresentato la nuova piazza. Dopo la chiusura imposta dall'emergenza coronavirus, fatto salvi ipermercato, parafarmacia, lavanderia e tabaccheria, si prospetta la riapertura graduale degli altri esercizi commerciali, sempre nell'osservanza delle norme sul distanziamento sociale. Come ci si prepara alla Fase 2?

"A oggi siamo ancora in attesa dei protocolli ufficiali, essendo la nostra apertura posticipata. Però sono state disposte delle linee guida che hanno l'obiettivo di garantire la sicurezza del personale da un lato e quella della clientela dall'altro. Ci stiamo preparando per mettere in campo tutta una serie di azioni che facciano capire ai nostri clienti che possono tornare a fare i propri acquisti in assoluta sicurezza. Le parole chiave della riapertura saranno: il controllo degli accessi e il monitoraggio degli ingressi, ovviamente le norme di distanziamento tra le persone, i dispositivi di protezione individuale che la gente dovrà avere ma che noi in ogni caso metteremo a disposizione di coloro i quali non le avessero, e una igienizzazione del Centro assolutamente accurata e sempre più puntuale e continua".

Il Consiglio nazionale dei centri commerciali ha sottolineato il ruolo irrinunciabile delle grandi strutture nel panorama socioeconomico del Paese. Qual è l'impatto di una delle più grandi strutture, come Oriocenter, in termini occupazionali e indotto?

"Con i nostri 280 negozi diamo lavoro a più di 2500 persone, che con l'indotto diventano 4000. Purtroppo, oggi tutte queste persone sono a casa. Ovviamente, in questo periodo, con la quasi totalità dei negozi chiusi (solo 4 gli esercizi aperti), i fatturati sono praticamente azzerati, ma i costi, seppure ridotti, ci sono. Quello che noi auspichiamo è anche un sostegno settore da parte dello Stato che vada ad aggiungersi a quello che la proprietà del Centro sta già mettendo in campo per tutti i suoi negozi".

Oriocenter ospita una delle più imponenti multisale cinematografiche. A quali alternative si sta pensando per consentire la visione dei film in uscita?

"Speriamo e auspichiamo che anche i cinema a breve possano riaprire seguendo anch'essi delle linee guida e norme molto specifiche, sempre nell'ottica di garantire la sicurezza, la distanza per tutti gli spettatori, attraverso il controllo degli accessi, la gestione dei flussi sia in entrata che in uscita, l'occupazione ridotta delle sale, utilizzando ovviamente i dispositivi di protezione individuale. Al momento non ci sono notizie certe sulla loro riapertura. Noi stiamo già pensando a soluzioni alternative che saranno momentanee e che sarebbero adatte in realtà solo al periodo estivo a cui ci stiamo avvicinando. Stiamo ragionando sulla possibilità di realizzare un drive-in, cinema all'aperto a cui assistere in auto in tutta sicurezza".



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