L'ora legale tutto l'anno contro il caro-energia. Potrebbe essere questa una delle tante ricette per affrontare la grave crisi che sta colpendo famiglie e imprese da quando il prezzo delle materie prime è salito alle stelle. Secondo una ricerca del Centro Studi di Conflavoro Pmi, sono circa 2,7 i miliardi di euro che si potrebbero risparmiare in elettricità adottando questo semplice stratagemma.
«Facciamo un esempio pratico: a Roma, quando l' ora solare è in vigore, il 21 dicembre (il giorno più corto dell'anno) il sole tramonta alle 16.42.
Lo schema
Eseguendo un calcolo spannometrico, ipotizzando che nel periodo in cui vige l' ora solare si applicasse l' ora legale (30 ottobre - 26 marzo, per un totale 147 giorni), sostiene Conflavoro Pmi, «si acquisterebbe un' ora di luce naturale al giorno in più, per un totale di 147 ore. Considerati gli attuali prezzi, determinerebbe nel nostro Paese risparmi sui consumi di energia ipotizzabili in 2,7 miliardi di euro per il 2023. Si tratta di una stima basata sull'ultimo fabbisogno energetico certo (dati del gestore al 2021) pari a 318,1 miliardi di KWh rinnovabili comprese (i primi 8 mesi del 2022 hanno già registrato una media di fabbisogno mensile di 25,9 miliardi di KWh) calcolati sul prezzo oggi nel mercato tutelato da Arera, ossia 0,51 euro/KWh calcolato al momento per il mese di ottobre 2022».
Guardando alle ultime previsioni diffuse da Terna, rileva, «lo scorso marzo, nel periodo di ora legale tra marzo e ottobre 2021 quindi prima del caro energia - è stato stimato un risparmio di oltre 190 milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 420 milioni di kilowattora, con un ulteriore beneficio ambientale di riduzione di circa 200 mila tonnellate di CO2». «Mantenere l' ora legale potrebbe quindi certamente contribuire a scongiurare tutte quelle misure pratiche di emergenza - conclude Capobianco - come la riduzione degli orari di lavoro, lo spegnimento anticipato e l'accensione posticipata dell'illuminazione e, nei casi peggiori, gli eventuali distacchi che le imprese potrebbero trovarsi costrette ad attuare per tamponare le criticità della situazione. Per questo facciamo appello al governo perché valuti con molta rapidità i benefici di questa proposta».