"Maggio - sottolinea l'associazione dei commercianti - segna l'avvio del percorso di ritorno alla nuova normalità post-Covid, della quale solo in parte si possono oggi indovinare le caratteristiche. Permane, comunque, ancora molto ampia l'area degli scoraggiati".
"Il quadro occupazionale - prosegue - si conferma molto critico, soprattutto per i dipendenti con contratto a termine, segmento in larga parte responsabile della riduzione mensile di circa 84mila occupati. Queste dinamiche, peraltro, sono compresse dal blocco dei licenziamenti e dal massiccio ricorso alla Cassa integrazione e ai Fondi di solidarietà".
"Senza un'accelerazione della ripresa - afferma Confcommercio - diventa più concreto il rischio che in autunno il numero di occupati scenda considerevolmente".
"Un segnale prezioso e confortante - sottolinea - è il pure modestissimo aumento degli indipendenti (6mila unità su aprile), a segnalare che, nonostante la cappa di incertezza, vi sia voglia di fare impresa e di scommettere sul futuro".
© RIPRODUZIONE RISERVATA