Nuova Alitalia, avanti tutta tra Fs e Delta. Il caso del lungo raggio

Nuova Alitalia, avanti tutta tra Fs e Delta. Il caso del lungo raggio
di Rosario Dimito
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Domenica 6 Gennaio 2019, 10:04 - Ultimo aggiornamento: 18:57
MILANO Potrebbe servire più tempo per disegnare il progetto integrato di mobilità che preveda il biglietto unico Frecciarossa-aereo all'interno del nuovo network di Alitalia, frutto della partnership con la compagnia americana Delta. Di qui la proposta che presto l'amministratore delegato di Fs, Gianfranco Battisti, dovrebbe avanzare ai commissari e al Mise di ottenere la proroga di un mese, a fine febbraio, del termine per la presentazione dell'offerta definitiva accompagnata dal piano industriale. Il tutto è favorito dalla proroga di sei mesi del prestito da 900 milioni. Intanto il negoziato tra Ferrovie e Delta - tramite i tre commissari - procede spedito con conference call frequenti, scambi di mail e anche attraverso la terza missione ad Atlanta che dovrebbe partire martedì 8 fino a sabato 12 coinvolgendo manager di Ferrovie, banchieri di Mediobanca, manager di McKinsey e Oliver Wyman. In parallelo i legali stanno approntando le bozze degli accordi ancora in fase preliminare perché devono recepire piano industriale e governance, due aspetti interconnessi.

IL TAGLIA E CUCI
La stesura del progetto complessivo si sta rivelando laboriosa nonostante la forte determinazione delle parti di raggiungere l'obiettivo di rilanciare Alitalia tramite una Newco. C'è da combinare interessi diversi. Fs punta al polo multimediale treno-aereo con Frecciarossa in partenza da Fiumicino e probabilmente anche da Malpensa. L'obiettivo di FS è di creare un sistema integrato di trasporti mettendo in collegamento porti, aeroporti e stazioni. «Abbiamo la capacità per supportare un progetto così importante», ha detto Battisti, quando ha rinviato il piano industriale di Ferrovie dove grande importanza «sarà data ai pendolari, perché il trasporto regionale è la vera sfida da vincere». E nella rete di collegamenti che la società ferroviaria pubblica vuole unire, rientrano pure le tratte di medio raggio, quindi l'Europa dove il mercato dell'Alta velocità si liberalizzerà dal 2020.

Quanto alle ambizioni di Delta Airlines, che assieme ad Alitalia fa parte dell'alleanza SkyTeam a cui aderiscono 20 compagnie tra cui Air France, la compagnia Usa vorrebbe dare ulteriore impulso alle tratte intercontinentali con il Nord America, Messico compreso. Per questo dalle 19 rotte transoceaniche che oggi sono coperte da Alitalia, in qualche anno si vuole arrivare a una trentina. Ma serviranno aerei adeguati rispetto agli attuali 118 della flotta, di cui 40 di proprietà e il resto in leasing. L'acquisto dei nuovi airbus dovrebbe essere finanziato dalla Cassa depositi.

In altre parole, l'assemblaggio delle esigenze industriali di Fs e Delta deve portare a sinergie che vadano bene ai due partner chiavi. Ferrovie vede vantaggi per 100-150 milioni, una somma da precisare perché dipende dalle varie correzioni di rotta. E in funzione delle sinergie da estrarre potranno dipendere gli apporti di capitale, fermo restando che per il decollo della Newco serviranno fino a 2 miliardi. Fs gradirebbe coinvolgere Poste con un cip di 100 milioni e un fondo: Rothschild ne ha già sondati alcuni, Cerberus potrebbe essere il soggetto interessato.
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