Una conquista che costerà al manager brasiliano 64enne, che si è sempre professato innocente, la bellezza di un miliardo di yen, ovvero 8 milioni di euro.
La decisione favorevole per Ghosn arriva alla terza richiesta di scarcerazione e si basa sulla constatazione da parte del giudice di un basso
rischio di fuga o di manomissioni delle prove. In seguito alle accuse di false dichiarazioni e violazione della fiducia, l'ex numero uno del colosso nipponico è stato arrestato lo scorso 19 novembre, a Tokyo.
"È la fine di una detenzione assolutamente crudele e brutale" ha commentato l'avvocato di Ghosn, François Zimeray che apprendendo la "buona notizia" si è, tuttavia, mostrato prudente ricordando che la procura giapponese che "in questa questione ha già mostrato la sua slealtà", può ancora fare appello.
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