Morgan Stanley, il boom dell'M&A trascina gli utili trimestrali

Morgan Stanley, il boom dell'M&A trascina gli utili trimestrali
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Mercoledì 19 Gennaio 2022, 14:15
(Teleborsa) - La banca d'affari Morgan Stanley ha registrato un fatturato di 14,52 miliardi di dollari nel quarto trimestre del 2021, rispetto ai 13,60 miliardi di dollari dello stesso periodo di un anno fa e ai 14,6 miliardi di dollari attesi dagli analisti. L'utile netto è stato di 3,7 miliardi di dollari, o 2,01 dollari per azione diluita, rispetto all'utile netto di 3,4 miliardi di dollari, o 1,81 dollari per azione diluita, dello stesso periodo del 2020. Sono state quindi battute le previsioni del mercato: il consensus di Refinitiv era per 1,91 dollari per azione.

"Il 2021 è stato un anno eccezionale per la nostra azienda - ha commentato il CEO James Gorman - Abbiamo realizzato un fatturato record di 60 miliardi di dollari e un ROTCE del 20%, con risultati straordinari in ciascuno dei nostri segmenti di business. Wealth Management ha aumentato gli asset dei clienti di quasi 1 trilione di dollari a 4,9 trilioni di dollari quest'anno, con 438 miliardi di dollari di nuovi asset netti. In combinazione con Investment Management, ora abbiamo 6,5 trilioni di dollari di asset dei clienti. La nostra banca d'investimento integrata ha continuato a guadagnare quote di portafoglio".

La divisone Wealth Management ha registrato ricavi netti di 6,3 miliardi di dollari nel quarto trimestre del 2021, in crescita del 10% rispetto ai 5,7 miliardi di dollari di un anno fa. La divisone Institutional securities, che comprende le unità di vendita e negoziazione e di investment banking, ha generato un fatturato netto di 6,7 miliardi di dollari, rispetto ai 7 miliardi di dollari dell'anno precedente. I ricavi dell'unità di Investment banking - che comprende attività di consulenza e sottoscrizione di azioni e reddito fisso - sono aumentati del 7% a 2,43 miliardi di dollari.

"I ricavi da consulenza sono aumentati rispetto a un anno fa, trainati da transazioni M&A completate più elevate - evidenzia la banca - I ricavi da sottoscrizione di azioni sono diminuiti rispetto a un anno fa a causa del calo delle offerte, parzialmente compensati da maggiori ricavi da collocamenti privati. I ricavi da sottoscrizione a reddito fisso sono aumentati rispetto a un anno fa, trainati da prodotti cartolarizzati più elevati e da emissioni non investment grade". I ricavi del trading di azioni sono aumentati del 13% rispetto a un anno fa a 2,86 miliardi di dollari.
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