L'agenzia ha rivisto a negativo l'outlook su 14 istituti di credito, confermando i rispettivi rating: Intesa Sanpaolo, UniCredit, BPER, Banca Carige, Mediocredito Trentino-Alto Adige, FCA Bank, Banca del Mezzogiorno - MCC, Cassa Centrale Banca, Cassa Centrale Raiffeisen, Cassa Depositi e Prestiti, Invitalia, Credit Agricole Italia, Credito Emiliano, e Mediobanca. Fra le banche, peggiora anche l'outlook di BNL, oggi parte del Gruppo Bnp Paribas.
Restano invariati invece i i giudizi su Banca Monte dei Paschi di Siena, Banco BPM, Banca Sella Holding, BFF Bank e Banca Ifis in considerazione del livello più basso del loro rating, che è quindi meno sensibile ad un taglio del rating sovrano.
Tagliato l'outlook anche su 9 utilities italiane a negativo: Hera, Acea, Italgas, Snam, Terna, Cdp Reti, 2i Rete Gas, A2A, Enel e a controllata Endesa.
Stessa decisone per alcune controllate statali come Eni e Poste Italiane.
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