Moody's ha tagliato le stime di crescita per l'anno in corso e, per il prossimo, a causa degli choc sul lato dell'offerta e dell'aumento del tasso di inflazione innescati dal conflitto in Ucraina e dai vari lockdown in Cina.
Secondo l'agenzia di rating, il PIL delle economie avanzate crescerà del 2,6% nel 2022 a fronte del +3,2% previsto nelle precedenti stime rilasciate a marzo. Quanto ai Paesi emergenti le previsioni di espansione vengono ridotte dal +4,2% al +3,8%. Rischi di ulteriori riduzioni - afferma Moody's - potrebbero arrivare da "un'escalation del conflitto militare tra Russia e Ucraina e da rallentamento oltre le attese della crescita cinese". Anche il numero uno della Banca mondiale, David Malpass ha descritto a toni foschi le prospettive economiche. Parlando ad un gruppo di imprenditori statunitensi, durante un incontro che si è svolto ieri, Malpass ha dichiarato: "Se guardiamo al PIL globale è difficile vedere come possiamo evitare una recessione".
Secondo quanto riportato dalla BBC, per Malpass le ricadute della guerra in Ucraina, con l'aggiunta delle sanzioni contro la Russia possono innescare una recessione globale favorita anche dei rincari di energia, alimentari e fertilizzanti.
"L'idea dei prezzi dell'energia che raddoppiano è di per sé già abbastanza per innescare una recessione" - ha detto Malpass -. "E i controversi nuovi lockdown che la Cina sta imponendo da mesi contro il Covid aggiungono pressioni sulla crescita globale", ha detto ancora il capo dell'istituzione di Washington senza rilasciare cifre.
Lo scorso mese la Banca Mondiale aveva rivisto il ribasso le sue previsioni di crescita sull'economia globale al 3,2%, quest'anno.
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