Mes, Gualtieri difende la riforma. Moscovici: «E' un progresso per l'Italia»

Mes, Moscovici: «E' un progresso per l'Italia»
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Venerdì 22 Novembre 2019, 14:30 - Ultimo aggiornamento: 16:37

Un incontro tecnico, che è entrato nel merito della questione, e si è svolto in un'atmosfera positiva e costruttiva. Viene definito così da fonti di maggioranza il vertice sul Meccanismo economico di stabilità (Mes), noto anche come Esm o Fondo salva-Stati, tenutosi questa mattina a Palazzo Chigi. Alla riunione presieduta dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, hanno partecipato il ministro dell'Economia, Roberto Gualtieri, i ministri degli Esteri, Luigi Di Maio, degli Affari europei, Enzo Amendola, dei Rapporti con il Parlamento, Federico D'Incà, ed i parlamentari Luigi Marattin e Stefano Fassina.

Conte e Gualtieri oggi hanno visto anche il commissario europeo uscente agli Afari monetari, Pierre Moscovici. «Sulla riforma del Meccanismo europeo di stabilità abbiamo evitato una deriva dannosa che altri avrebbero voluto, un automatismo nella ristrutturazione del debito che sarebbe citata dannosa», ha spiegato Moscovici parlano a Roma in una conferenza stampa, riferendosi alla richiesta dei paesi del nord Europa di prevede un meccanismo automatico diristrutturazione del debito, che avrebbe danneggiato l'Italia, incaso di richiest di aiuto al fondo. Il commissario ha poi sottolineato il «dialogo più fluido con gli investitori privati» introdotto dalla riforma e aggiunto: «Non capisco perché per l'Italia dovrebbe essere un problema è un progresso per il sistema bancario italiano».

«Nessuno ha voluto mettere l'Italia sotto tutela» con la riforma del Mes, «credo sia una riforma accettabile e vantaggiosa per l'Italia», ha detto ancora il commissario. «Naturalmente - ha proseguito Moscovici -
il Meccanismo europeo di stabilità e il bilancio italiano sono stati al cuore del colloquio che ho avuto con il presidente del Consiglio Conte e con il ministro Gualtieri. Abbiamo trovato di avere fra noi parecchie convergenze, ma non spetta a me parlare a nome del governo italiano o dei politici italiani, rientra nella sovranità dello Stato italiano». «E' un passo avanti verso il completamento dell'Unione bancaria - ha detto ancora Moscovici - non capisco perché l'Italia dovrebbe considerarlo un problema, è piuttosto un progresso, un aiuto per il sistema italiano».

«Il testo della riforma è già stato definito a giugno scorso e anche dal precedente Governo, c'erano anche persone che oggi ne parlano in modo diverso, c'erano anche loro», ha puntualizzato ancora oscovici riferendosi alle critiche della Lega. In merito a possibili cambiamenti, Moscovici ha spiegato che «si tratta di accordi internazionali» e messo in evidenza che «sempre in questi casi si tratta di un compromesso, ma quello che penso veramente è che sia favorevole all'Italia, non neutrale ma favorevole».

Moscovici ha poi parlto anche del leader leghista, Matteo Salvini, concui quando era al governo ha avuto motli scontri. «Non è un segreto che Salvini ed io non siamo sempre d'accordo sul piano politico, anzi è il meno che si possa dire. Vedo in modo molto favorevole il fatto che comunque un leader di un Paese europeo si renda conto dell'importanza di rimanere nell'Eurozona, sono davvero convinto che la permanenza nell'Eurozona sia un elemento di forza per l'Italia», ha detto il Commissario Ue in risposta alla domanda di una giornalista che parlava di dichiarazioni del leader della Lega sull'irreversibilità dell'appartenenza all'euro. Riferendosi alle critiche della Lega alla rifroma del fondo salva stati, Moscovici ha aggiunto «Il testo del trattato che riforma il Mes è un testo che è già stato accettato nel mese di giugno anche da parte del governo precedente, malgrado ci fossero persone, nel governo precedente, che oggi ne parlano in modo del tutto diverso».

Tornando al vertice di maggioranza,  Gualtieri ha difeso la riforma ed è stato e determinato nello spiegare la bontà dell'accordo, pur sottolineando la posizione paradossale in cui si è trovato, ossia dover difendere un'intesa attaccata dalla Lega, che invece l'ha negoziata. Nel vertice, sostengono le fonti, non c'è stato alcuno scontro ideologico, ma un confronto interessante, non è stato un incontro risolutivo però è sicuramente un passo avanti.

«Una riunione utile e costruttiva - la definiscono al ministero dell'Economia - durante la quale il ministro Gualtieri ha illustrato i contenuti della riforma dell'Esm, difendendone i punti di forza ed i miglioramenti che interessano l'Italia. Nei prossimi giorni si terranno ulteriori approfondimenti sugli aspetti più tecnici del trattato». Ad ogni modo, «c'è stata forte sintonia sulla necessità che, riguardo al terzo aspetto del pacchetto, richiesto dall'Italia a giugno, che riguarda l'introduzione della garanzia sui depositi nell'ambito del completamento dell'Unione bancaria, la roadmap sia sufficientemente ambiziosa e salvaguardi gli interessi del Paese».

 

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