La struttura avrebbe avuto un ruolo forte di "supporto al ministro dell'economia e di raccordo con le altre amministrazioni pubbliche in materia di investimenti, in funzione degli obiettivi di politica economica, di crescita e produttività del paese indicati dal ministro".
L'ultima bozza vedrebbe comunque dei cambiamenti con 588 posizioni dirigenziali dalle attuali 573 tramite la riorganizzazione interna degli attuali dipartimenti: Tesoro, Ragioneria, Finanze e Amministrazione Generale.
Per il dipartimento de Tesoro sono state ridefinite le competenze, anche attraverso accorpamenti: in particolare si è fatta una distinzione sulle competenze di politica economica e finanziaria livello europeo e quelle a livello internazionale. Per la Ragioneria è stata invece istituita una struttura dirigenziale generale per un più efficace coordinamento degli uffici territoriali. Modifiche infine sono state realizzate per le competenze e per la razionalizzazione delle funzioni anche per le Finanze e dell'amministrazione generale.
Il ministro avrebbe comunque rafforzato gli uffici a lui più vicini, compresa una nuova posizione dirigenziale generale in sua diretta collaborazione con funzioni di consulenza, studio e ricerca. Viene poi stabilita la possibilità di istituire unità di coordinamento, all'interno gli uffici del Mef, a diretto supporto del ministro, ma senza nuovi o maggiori oneri di spesa.
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