Mef, in calo le controversie tributarie pendenti

Mef, in calo le controversie tributarie pendenti
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Mercoledì 20 Marzo 2019, 17:30
(Teleborsa) - Controversie tributarie pendenti in calo di oltre il 10% in un anno e un aumento di quelle definite, con un'accelerazione della modalità telematica per il deposito degli atti processuali. Il dato arriva dal ministero dell'Economia che ha pubblicato una nota sullo stato di salute delle controversie tributarie presso le Commissioni tributarie provinciali e regionali.

Al 31 dicembre 2018 le controversie tributarie pendenti, pari a 373.685, hanno registrato un calo del 10,34% all'anno precedente, confermando una costante. Anche le controversie instaurate in entrambi i gradi di giudizio nel quarto trimestre 2018, pari a 50.294, vedono una riduzione del 4% rispetto all'analogo periodo del 2017, mentre quelle definite sono state 74.442, + 9% rispetto all'anno precedente.

Nel dettaglio, le nuove controversie di primo grado presso le Commissioni tributarie provinciali (CTP) sono state 35.679, in diminuzione dell'1,3%; i ricorsi definiti, pari a 56.007, hanno visto un aumento del 10,4%. Nelle Commissioni tributarie regionali (CTR), gli appelli, pari a 14.615, risultano in calo del 9,7%; le definizioni, pari a 18.435, hanno, invece, registrato una crescita del 6,6%. Per quanto riguarda i giudizi, nei CTP quelli completamente favorevoli all'Ente impositore è stata del 45%, per un valore complessivo di 2.598,16 milioni di euro, mentre quelli completamente favorevoli al contribuente è stata di circa il 31%, per un valore di 1.504,85 milioni di euro.

La percentuale delle controversie concluse con giudizi intermedi è stata di circa l'11%, per un valore complessivo di 647,63 milioni di euro. Anche nei CTR prevale la quota di giudizi favorevoli all'Ente impositore, con il 45% del totale e un valore complessivo di 1.888,50 milioni di euro; a favore del contribuente sono stati il 36% dei giudizi, per un valore complessivo di 1.198,11 milioni di euro, mentre i giudizi intermedi rappresentano circa l'8%, per un valore complessivo di 625,95 milioni di euro.

Infine, nel quarto trimestre 2018 oltre la metà degli atti processuali dei due gradi di giudizio (il 57%) è stato depositato tramite il canale telematico.
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