MEF, 85% dei contribuenti è dipendente o pensionato. Partita IVA stabili

MEF, 85% dei contribuenti è dipendente o pensionato. Partita IVA stabili
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Giovedì 26 Maggio 2022, 16:45
(Teleborsa) - Nel 2020 le persone fisiche titolari di partita IVA che hanno presentato dichiarazione sono circa 3,7 milioni, in linea rispetto all'anno precedente; tale insieme è composto da imprenditori (32,2%), lavoratori autonomi (14,2%), agricoltori (6,4%), mentre i contribuenti in "regime fiscale di vantaggio" e "regime forfetario" rappresentano ormai quasi la metà dei titolari di partita Iva (47,2%). Lo comunica il Ministero dell'economia e delle finanze (MEF), ricordando che si tratta di dati riferiti ad un periodo di forte contrazione del PIL (-7,8% in termini nominali e -9,0% in termini reali), caratterizzato da un contesto macroeconomico influenzato dalla crisi dovuta alla pandemia da Covid-19 e dalle misure di contenimento adottate.

Le statistiche del regime forfetario

I soggetti aderenti al regime forfetario risultano circa 1,6 milioni, in linea rispetto all'anno precedente. Il reddito imponibile è pari a circa 18,9 miliardi di euro per un valore medio di 12.961 euro mentre l'imposta sostitutiva del 15% o 5% (per i primi cinque anni di attività) è stata pari a 2,3 miliardi di euro per un valore medio di 1.556 euro. Il MEF ricorda che l'imposta sostitutiva assorbe l'Irpef, le addizionali regionali e comunali, l'Irap e non prevede l'applicazione dell'Iva.

Le statistiche del regime fiscale di vantaggio

I soggetti in regime fiscale di vantaggio, che vi hanno aderito entro il 2015, risultano essere ancora circa 98.000 (-37,5%); oltre l'81% degli utilizzatori dichiara un reddito imponibile positivo, per un ammontare complessivo di oltre 959 milioni di euro e un valore medio di 12.042 euro; l'imposta sostitutiva al 5% è pari a 48 milioni di euro per un ammontare medio di 604 euro. Le dichiarazioni delle società di persone relative all'anno d'imposta 2020 sono 723.337, in diminuzione rispetto all'anno precedente (-3,9%). Il reddito medio dichiarato dalle società di persone, pari a 47.140 euro, è in decremento del 2,1% rispetto all'anno precedente.

Le statistiche in base al reddito prevalente

L'85% dei circa 41,2 milioni di contribuenti Irpef detiene prevalentemente reddito da lavoro dipendente o pensione e solo il 6,3% del totale ha un reddito prevalente derivante dall'esercizio di attività d'impresa o di lavoro autonomo, compreso anche quello in regime forfetario e di vantaggio. La percentuale di coloro che detengono in prevalenza reddito da fabbricati è pari al 4,1%.

Il profilo dei datori di lavoro

Dall'analisi integrata delle dichiarazioni dei dipendenti con quelle dei propri datori di lavoro, il MEF osserva che oltre il 63% dei dipendenti ha prestato servizio presso lo stesso datore di lavoro nell'arco dell'anno, mentre il restante 37% ha prestato servizio presso più datori di lavoro. Rispetto alla natura giuridica del datore di lavoro, il 58% dei lavoratori dipendenti presta servizio presso società per azioni, società a responsabilità limitata e società cooperative, seguiti da coloro che sono occupati presso enti pubblici (15%), ditte individuali (8,2%), società di persone (oltre il 6%) ed enti ospedalieri e istituti di previdenza e assistenza sociale (oltre il 5%).

Il legame tra reddito e datore di lavoro

Il reddito medio da lavoro dipendente presenta un'elevata variabilità rispetto alla diversa natura del datore di lavoro: il reddito medio più basso, pari a 9.584 euro, risulta quello dei lavoratori dipendenti il cui datore di lavoro è una persona fisica; il valore sale a 13.468 euro per i dipendenti di società di persone, a 22.292 euro per i dipendenti della Pubblica Amministrazione, mentre si registra il reddito medio più elevato, pari a 23.246 euro, per i dipendenti delle società di capitali.
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