Mediobanca chiude trimestre con utile in crescita a 271 milioni euro

Mediobanca chiude trimestre con utile in crescita a 271 milioni euro
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Giovedì 24 Ottobre 2019, 13:30 - Ultimo aggiornamento: 19:06
Le idee di Leonardo Del Vecchio saranno valutate in cda nell'esclusivo interesse di Mediobanca. L'amministratore delegato Alberto Nagel sceglie la diplomazia nel commentare per la prima volta le critiche del nuovo socio presentando i conti del primo trimestre sopra le stime e accolti con nuovi massimi in Borsa (+0,98% a 10,76 euro).

«Siamo aperti a ogni suggerimento utile e nell'interesse della banca ogni proposta sarà considerata e valutata in cda», risponde agli analisti dopo aver spiegato ai giornalisti che i vertici delll'istituto devono «rimanere concentrati su quello che facciamo. Ma è nostra consuetudine confrontarci con gli azionisti e le faremo con Delfin. Ci interfacceremo con Delfin per discutere di eventuali loro proposte e suggerimenti».

«Dobbiamo rimanere concentrati sulle consegne del nostro piano, anche perché siamo in una situazione di mercato che nei prossimi anni vedrà un contesto di tassi negativi», ricorda Nagel rinviando al nuovo piano triennale il 12 novembre. Finora la scelta di diversificare puntando sul credito al consumo con Compass e sulla gestione del risparmio con CheBanca! ha pagato, con buona pace di Del Vecchio secondo il quale Mediobanca dovrebbe svilupparsi di più come banca d'investimento.

L'apporto, considerato eccessivo dal patron di Luxottica, dalla partecipazione in Generali, trova intanto conferma nella trimestrale che ha visto l'utile netto salire del 10% a 271 milioni, ai massimi livelli degli ultimi tre anni, e i
ricavi crescere del 7% a 684 milioni. Grazie alla vendita di Generali Leben la compagnia ha dato un contributo di 135,5 milioni (dai 98 milioni un anno fa) a Piazzetta Cuccia. Per il resto i ricavi beneficiano del margine di interesse aumentato del 4,4% a 359,1 milioni per il contributo del Consumer (+5,2%) e del Wealth Management (+7,3%) a fronte di un Corporate investment banking stabile. Le commissioni nette restano ferme a 154,9 milioni: il rallentamento di Capital Market e Specialty Finance viene compensato dall'ingresso della boutique francese
Messier Maris (con 10,4 milioni), l'ultima acquisizione effettuata da Mediobanca.

Nagel sottolinea che fusioni e acquisizioni continuano «a essere un'opzione del progetto attuale ma possiamo consegnare risultati interessanti anche senza l'obbligo di farlo». Con Delfin, che avrebbe già arrotondato la sua quota ben oltre il 6,94%, il primo confronto è atteso all'assemblea di lunedì 28 ottobre.

 
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