L'ultima scoperta di Marco Giannetti: il polsino in base alla marca di orologio

La trovata giusta per accontentare i collezionisti

L'ultima scoperta di Marco Giannetti: il polsino in base alla marca di orologio
di Rosario Dimito
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Martedì 14 Febbraio 2023, 13:20 - Ultimo aggiornamento: 19:37

Polsini ad hoc in base alla marca dell’orologio. Marco Giannetti non è solo un geniale artigiano-imprenditore della camicia, ma ha anche il gusto della chiccheria, della divagazione dal tema e della ricerca del particolare. Il polsino è stato originariamente progettato per proteggere la manica di un indumento dallo sporco e dall’usura. Detto anche paramano, la parte terminale della camicia era allentata e avvolta intorno alla manica. In seguito, il polsino è stato cucito alla manica dell’indumento intimo. Nel 19° secolo, i polsini bianchi puliti erano uno status symbol.
La regola giusta e sana per mantenere bianco un polsino è indossare la camicia solo per un giorno. Chi non poteva permettersi un assortimento camicie indossava, sfoggiava polsini larghi proprio per indossarli più volte.
Marco Giannetti, patron della Giannetti & V, 44 anni, ha votato la sua vita professionale, insieme all’amore per la famiglia di origine e a quella costruita con Arianna che gli ha regalato i due gioielli Flaminia Maria e Sophie, a una passione che ha trasformato in un arte. 


«Il mio lavoro è fatto di clienti che collezionano orologi, dal Rolex al Patek Philippe. Ci sono clienti collezionisti di orologi che stanno sviluppando un pacco camicie con i polsini differenziati in base alle dimensioni dell’orologio - dice Giannetti che quando parla si lascia trascinare dall’entusiasmo della passione - quindi se indossa un Rolex il polsino sarà di 27 cm e ne farà un’altra da 25 cm se vuole sfoggiare un Audemars Piguet. Questa è la mia più recente intuizione che in pochi giorni sta rendendo felici numerosi clienti».
Giannetti ha un negozio-bottega che coltiva il “su misura”, il centimetro al collo, riproducendo una immagine dal sapore del senza tempo e di un passato che fu. Giannetti si sente un artigiano come altri, che perpetua un mestiere antico, si, ma nel suo taglia, cuci, imbastisci, disegna e modella c’è molto di più. 


La camicia ce l’ha nel sangue, ci è quasi nato perchè a sette anni, ha iniziato a rovistare nell’armadio del suo papà Stefano e ad approcciare ai primi aspetti sartoriali del mestiere. Non pago, appena possibile, insieme al fratello più grande Roberto, i due decidono di avviare il laboratorio in cui realizzare molteplici capolavori. 
La sua genialità si è manifestata lo scorso anno con la camicia/opera artistica “Unique” presentata ed esposta alla mostra di Andy Warhol e la new pop presso Villa Bertelli a Forte dei Marmi, questa volta i fratelli imprenditori con la collaborazione speciale dell’artista italiana di adozione spagnola Thay Mancini alzano il tiro confrontandosi a livello mondiale toccando un tema che hanno particolarmente a cuore purtroppo sempre troppo attuale ma sempre poco attenzionato «il femminicidio e la violenza sulle donne».

I due Giannetti hanno presentato l’opera/camicia intitolata “Disobedient” al prestigioso concorso artistico internazionale Luxembourg Art Prize 2022. Lo scopo è quello di focalizzare l’attenzione sul tema con un’idea unica e provocatoria mai presentata in precedenza, la speranza è quella di donare gran parte del ricavato in caso di vittoria ad associazioni ed enti preposti che lavorano assiduamente e quotidianamente per affiancare e sostenere le donne vittime di violenza. 


L’ultima scoperta del polsino da adattare alla marca di orologio ricorda Gianni Agnelli, l’Avvocato che ha reso celebre nel mondo la Fiat. La leggenda ricorda che inizialmente fosse costretto a portare l’orologio sul polsino per nascondere un tatuaggio sul polso, anche se fonti ufficiali invece fanno sapere di un problema con la corona del quadrante dell’orologio, che strusciando sui polsini della camicia ne rovinava facilmente il bordo.

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