Assegni per i figli e superbonus 110%: via libera della Camera alla manovra

Assegni per i figli e superbonus 110%: via libera della Camera alla manovra
di Luca Cifoni
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Domenica 27 Dicembre 2020, 22:10 - Ultimo aggiornamento: 28 Dicembre, 18:29

Una manovra anomala, sospesa tra la necessità di dare continuità ad alcuni dei provvedimenti d’emergenza del 2020 e l’attesa dei fondi europei da destinare a interventi più strutturali per lo sviluppo. Quella approvata ieri sera dalla Camera, con 298 sì, 125 no e 8 astensioni, è stata una legge particolare anche dal punto di vista dei tempi per dell’iter parlamentare. L’esame a Montecitorio è iniziato di fatto solo nella seconda metà di novembre, con circa un mese di ritardo rispetto alla prassi normale, e al Senato non ci sarà tempo se non per un rapidissimo passaggio formale. Paradossalmente però i deputati hanno avuto maggiore spazio finanziario per le proprie esigenze di micro-misure ed interventi settoriali: l’infornata di emendamenti ha suscitato anche una reazione piuttosto vibrata da parte della Ragioneria generale dello Stato, che ha chiesto di cassare o limitare alcune delle correzioni. Alla fine però con alcuni aggiustamenti le novità sono passate.

Molte delle norme guardano a provvedimenti da definire meglio in futuro, limitandosi a prevedere lo stanziamento di bilancio. È il caso ad esempio dell’assegno universale per i figli, che dovrebbe partire alla metà del prossimo anno.

Tra i temi più aspramente dibattuti c’è stata l’estensione oltre il 2021 del superbonus 110% per i lavori sugli edifici.Il M5S ha chiesto una proroga significativa ma al momento sono stati previsti solo sei mesi in più.

Imprese e lavoro

4 miliardi in dote: Arriva la Cig per gli autonomi

Fondi aggiuntivi per gli interventi messi in campo nel corso del 2020 ma anche strumenti del tutto nuovi come il sostegno al reddito per i lavoratori indipendenti. Il sostegno alle imprese e in generale al mondo del lavoro autonomo risente in modo decisivo della catastrofe economica legata alla pandemia. E rinvia in parte a ulteriori provvedimenti che dovranno essere presi nelle prossime settimane. Il singolo fondo più consistente è proprio quello da 3,8 miliardi (sul 2021) destinato al rifinanziamento delle misure adottate lo scorso anno.

Ma ci sono molte altre voci destinate a specifici interventi, come la crescita sostenibile, il sostegno alle aree di crisi industriali o il rifinanziamento della “Nuova Sabatini” per gli investimenti in macchinari o impianti (compresi quelli di Industria 4.0), l’internazionalizzazione, l’aggregazione tra imprese, la transizione ecologica. In tema di assunzioni vengono potenziati gli esoneri contributivi triennale per le assunzioni di lavoratrici e di giovani al di sotto dei 35 anni. Per le Regioni meridionali invece la decontribuzione (taglio del 30% degli oneri per i datori di lavoro privati) riguarda non solo i nuovi assunti ma anche i lavoratori in attività. E come detto debutta l’indennità straordinaria di continuità reddituale e operativa per gli autonomi iscritti alla gestione separata Inps che hanno avuto una perdita di reddito del 50 per cento. L’importo erogato per 6 mensilità varierà da 250 a 800 euro mensili.

Fisco e famiglia

Riforma del fisco solo tra un anno. Congedi ai papà

Di riforma fiscale nella legge di bilancio c’è solo un assaggio, con la conferma del “secondo pezzo” dell’intervento entrato in vigore a luglio 2020 a beneficio dei lavoratori dipendenti. Si tratta della detrazione Irpef che abbatte l’imposta dovuta dai redditi tra i 28 mila e i 40 mila euro l’anno con un importo (decrescente al crescere del reddito) che parte da un massimo di 1.200 euro l’anno. Per le casse dello Stato si tratta di un impegno da 3,3 miliardi l’anno. La nuova misura, pienamente operativa dal primo gennaio di quest’anno, dovrebbe quindi precedere la vera e propria riforma fiscale, da definire nel corso del 2021. Per questa finalità la manovra rende disponibile una “dote” di 8 miliardi per il 2022 (anno della prevista entrata in vigore) e di 7 miliardi l’anno a partire dal 2023.

La riforma è collegata anche all’introduzione dell’assegno universale per i figli, che sua volta dispone di uno specifico fondo con la disponibilità di circa 3 miliardi, ma potrà attingere anche agli stanziamenti per il riassetto del fisco. Sempre in tema di famiglia è esteso da 7 a 10 giorni il congedo di paternità. In manovra è previsto anche il rifinanziamento per 12 settimane della cassa integrazione destinata ai lavoratori dipendenti delle imprese in difficoltà per il Covid. Si tratta di 12 settimane aggiuntive che devono essere collocate nel periodo che va dal 1 gennaio al 31 marzo per quanto riguarda la Cig ordinaria, mentre per assegno ordinario e Cig in deroga è possibile arrivare al 30 giugno.

 

La spinta allo sviluppo

Sugli edifici lavori agevolati fino alla metà del 2022. Detrazioni anche sui mobili

Fin dalla prima versione del testo è stato incluso nella legge di Bilancio il rifinanziamento delle varie agevolazioni in vigore per le ristrutturazioni edilizie. Dunque sarà possibile anche il prossimo anno sfruttare la detrazione del 50% per i lavori in casa, e quelle destinate rispettivamente all’efficienza energetica, alla sistemazione delle aree verdi e al rifacimento delle facciate degli edifici. Nel caso di acquisto di mobili ed elettrodomestici in connessione con la ristrutturazione l’importo massimo della spesa su cui calcolare la detrazione è elevato da 10 mila a 16 mila euro. Ma il nodo più spinoso è stato quello del superbonus, la detrazione del 110 per cento (che può essere anche anticipata dall’impresa o da un istituto bancario) per alcune tipologie di lavori sugli edifici. La misura, molto attesa per il rilancio del settore delle costruzioni, era in vigore fino a tutto il 2021.

La richiesta della maggioranza era di estenderla al 2023 o al 2024, ma il compromesso raggiunto alla Camera prevede si ammettere al beneficio i lavori avviati entro la metà del 2022. Per una proroga ulteriore bisognerà attendere la disponibilità dei fondi europei, con i quali il ministero dell’Economia intende finanziare l’agevolazione. Gli operatori economici coinvolti sottolineano come la misura abbia bisogno di certezza giuridica e di un orizzonte temporale ampio per svolgere una funzione di spinta allo sviluppo. Sempre a Montecitorio è stato deciso di applicare il beneficio anche ad altri interventi quali la coibentazione del tetto e l’eliminazione di barriere architettoniche.

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