Manovra sotto la lente dei Sindacati: promossa o bocciata?

Manovra sotto la lente dei Sindacati: promossa o bocciata?
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Venerdì 2 Dicembre 2022, 14:45
(Teleborsa) - E' un "giudizio articolato" quello espresso dalla Cisl sui contenuti della manovra all'esame della Camera. Il segretario confederale Ignazio Ganga, che ha svolto l'audizione nella Commissioni bilancio di Camera e Senato, ha spiegato che la manovra "contiene misure importanti per fronteggiare l'emergenza a sostengo di lavoratori, famiglie e sistema produttivo, ma risulta ancora debole e insufficiente sul versante espansivo, per gli investimenti rivolti a occupazione, infrastrutture, strategie industriali ed energetiche, nel rilancio della sanità e dei servizi pubblici, nella capacità di progettare una nuova politica dei redditi e di mettere in campo riforme strutturali".



Secondo la Cisl, le misure per fronteggiare l'emergenza dovrebbero essere collegate "a una visione di sviluppo qualificata nelle infrastrutture materiali, digitali e sociali, nella crescita, nella ripartenza qualitativa e quantitativa dell'occupazione produttiva". E per questo considera "necessario" integrare le risorse anche "prendendo in considerazione un nuovo scostamento di bilancio e facendo riferimento a fondi inutilizzati nazionali ed europei, incrementando e rendendo esigibile il prelievo sulla speculazione e sugli extraprofitti da estendere anche giganti della logistica e dell'economia digitale. In particolare, per la sanità la Cisl chiede di tornare a valutare l'utilizzo del Mes sanitario. È inoltre essenziale un'azione incisiva per la lotta all'evasione fiscale".

"Il contesto sociale, economico e politico complesso per il Paese impone a tutti gli attori in campo un atteggiamento responsabile, a cui la nostra Organizzazione non vuole sottrarsi". Lo ha dichiarato Paolo Capone, segretario generale dell'Ugl, intervenuto in audizione sul disegno di legge di bilancio presso le Commissioni Bilancio di Camera e Senato. "Nel confronto con il Governo - ha aggiunto - l'attenzione dell'Ugl si è concentrata su cinque emergenze: il potere d'acquisto degli stipendi e delle pensioni; il sostegno alle famiglie e alle imprese per fronteggiare i rincari energetici e dei beni di prima necessità; l'occupazione, ad iniziare dai giovani e dalle donne; la definizione di nuove regole per andare in pensione; gli investimenti nella sanità; la riduzione del gap territoriale che oggi penalizza il Mezzogiorno e diverse aree arretrate del Centro-nord". Sul tema previdenziale, Capone ha spiegato che "pur con delle criticità, il ddl di bilancio sterilizza l'impatto al 1 gennaio del 2023 della riforma Fornero. L'introduzione di Quota 103 deve essere interpretata come una soluzione ponte verso Quota 41 e l'adozione di altri strumenti di flessibilità in uscita". Per fronteggiare le difficoltà indotte dalla crisi energetica l'Ugl ritiene "fondamentale intervenire nuovamente se i prezzi dovessero continuare ad essere eccessivi, agendo, al contempo, sul versante della rateizzazione, utile pure per le famiglie, e della concessione di garanzie pubbliche sui prestiti".


Decisamente critica la posizione di Uiltrasporti secondo cui "la legge di bilancio sottovaluta in maniera inaccettabile un settore strategico per la crescita della nostra economia come quello del trasporto pubblico". Lo dichiarano il segretario generale Claudio Tarlazzi e il segretario nazionale Roberto Napoleoni.

"Oltre allo stralcio del rifinanziamento per gli incentivi Ferrobonus e Marebonus, che servirebbero a trasferire quote di trasporto merce dalla strada al mare e alla ferrovia, il Governo non ha inserito nella nuova Legge di Bilancio misure necessarie per un vero processo di sviluppo e trasformazione del trasporto pubblico locale come previsto anche dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. I finanziamenti che il Governo intende stanziare per questo settore - proseguono Tarlazzi e Napoleoni - sono assolutamente insufficienti e questa mancanza rischia di scaricare i suoi effetti negativi sul mondo del lavoro, sia in termini occupazionali che salariali, a cui poi le amministrazioni locali dovranno inevitabilmente rispondere e far fronte".
"Chiediamo al Governo - concludono i due segretari - di rivedere i finanziamenti destinati al trasporto pubblico locale tenendo conto dell'importanza di questo settore nel processo di transizione ecologica e quindi anche nella crescita complessiva del Paese. Noi saremo pronti a sostenere le nostre ragioni con ogni mezzo a nostra disposizione".
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