Manovra, dal taglio Irpef al caro bollette: cosa pensano imprese e consumatori

Manovra, dal taglio Irpef al caro bollette: cosa pensano imprese e consumatori
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Venerdì 29 Ottobre 2021, 12:15
(Teleborsa) - Il CdM ha varato la Manovra 2022, che ha una portata di 30 miliardi di euro, oltre il previsto, ed introduce misure espansive per l'economia. Un documento di 185 articoli che tocca alcuni nervi scoperti, ad esempio il fisco e le pensioni, ma anche il Reddito di cittadinanza, che ne esce con una dotazione maggiorata ed in parte ridimensionato grazie al giro di vite sui controlli. Ma cosa ne pensano le associazioni datoriali e dei consumatori?

Confindustria concentrata su taglio tasse

Per Emanuele Orsini, vicepresidente di Confindustria per il Credito, la Finanza e il Fisco, "è fondamentale" un taglio delle imposte su imprese e cittadini, soprattutto dell'Irap ed il taglio del cuneo fiscale,. Una aspettativa che non è stata delusa dalla Legge di bilancio, che si muove in tal senso, destinando risorse per circa 8 miliardi.

Orsini ha commentato anche la decisione di prorogare il Superbonus 110% fino al 2023, sottolineando che "si tratta di un ottimo risultato per il mondo industriale e delle costruzioni, anche nell'ottica della ripresa economica" "Il super bonus e la sua cedibilità - sottolinea- è una misura di impulso importante agli investimenti e che risponde anche alle richieste dell'Europa di rendere più efficiente e moderno il nostro patrimonio immobiliare".

Terziario preoccupato da riforma ammortizzatori sociali

Le associazioni che rappresentano la totalità del terziario - Confcommercio, Alleanza Cooperative, Confesercenti, Federdistribuzione -chiedono un incontro "urgentissimo" al Governo, per un confronto su "misure che possano mitigare l'impatto dei costi che le imprese rappresentate dovranno sostenere a regime. In particolare, le associazioni esprimono forte preoccupazione per la sostenibilità contributiva da parte delle imprese dei nuovi e più inclusivi ammortizzatori".

Le associazioni del terziario, informa una nota congiunta, ritengono "necessario garantire un periodo transitorio congruo per l'entrata a regime dei nuovi strumenti, accompagnato da idonee misure di riduzione strutturale del costo del lavoro, come pure un chiaro meccanismo di bonus-malus relativamente al rapporto tra contributi e prestazioni."

Per l'Associazione dei Librai Italiani, invece, sono arrivate buone notizie per le librerie: conferma e stabilizzazione di App18, conferma per il 2022 e il 2023 del fondo biblioteche e incremento nei due anni di 10 milioni per il tax credit librerie. "Tutte queste misure, unite ai provvedimenti già assunti nei mesi scorsi e a quelli ai quali stiamo lavorando, rappresentano la conferma che per il Ministro Franceschini le librerie sono parte del più ampio progetto culturale per il Paese",afferma il Presidente Paolo Ambrosini.

Agricoltori sollevati da proroga sugar tax

La Coldiretti, che esprime il punto di vista degli agricoltori, accoglie con favore il rinvio della sugar tax al 2023, sottolineando che salva oltre 5mila posti di lavoro e 180 milioni di euro di fatturato. "Siamo stati i primi a chiedere pubblicamente un intervento del Governo per rivedere una tassa che rischia di fermare la difficile ripresa dell'economia dopo la pandemia", sottolinea il presidente della Coldiretti Ettore Prandini, aggiungendo che plastic e sugar tax "rischiano di avere un effetto sui costi delle imprese che sono costrette ad affrontare già pesanti rincari, dai trasporti agli imballaggi.

"L'obiettivo di riduzione della plastica – precisa Prandini – va perseguito nell'ottica di una visione strategica di ampio respiro con incentivi premianti per lo sviluppo e la ricerca piuttosto che con misure punitive soprattutto perché per alcune categorie di prodotto non ci sono al momento alternative".

Consumatori: 2 miliardi per caro-bollette "non bastano"

La manovra ha stanziato circa 2 miliardi per contrastare gli aumenti dei prezzi nel settore elettrico e del gas naturale nel primo trimestre 2022. Una misura accolta con sollievo dall'Unione Nazionale dei Consumatori (UNC) che però nota che l'intervento ""non basta" come non sono bastati i 3,5 miliardi stanziati per i rincari registrati in questo trimestre.

"E' un passo avanti concentrare i 2 miliardi nel primo trimestre 2022, invece che spalmarli nel corso di tutto l'anno ma, per evitare una mega stangata, di miliardi ne servono almeno 4", afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unione Nazionale Consumatori, notando che, fra l'altro, "non c'è alcuna traccia di una riforma strutturale degli oneri di sistema o di una riduzione dell'Iva sul gas che chiediamo da anni".
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