"A ciò si aggiunge anche il fatto grave - continua Avenia - della mancata inclusione nel testo portato in approvazione in Aula delle norme relative a Contratto di Espansione, Fondo di Solidarietà per il settore delle Tlc e Ammortizzatori Sociali strutturali per i call center. Si tratta di misure importanti di politiche attive e passive, necessarie per accompagnare il mondo del lavoro nei processi di trasformazione digitale".
L'Italia, viene fanno notare, ha accumulato un grave ritardo nell'innovazione digitale certificato da tutti gli indici internazionali incluso il Digital Economy and Society Index (DESI) dell'Unione Europea che ci vede tuttora inchiodati alla 24esima posizione sui 29 stati membri, dovrebbe imporre una drammatica urgenza di accelerare gli sforzi, piuttosto che depotenziare la macchina che deve coordinare questi sforzi.
"Anche se crediamo che quanto avvenuto al Senato possa essere un involontario incidente di percorso - sottolinea il presidente di Confindustria Digitale - non possiamo non rilevare come da questa vicenda emerga una mancanza di attenzione nel dibattito politico per misure che avrebbero dovuto essere considerate prioritarie per sostenere il Paese sulla via della crescita e dell`innovazione".
"Il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha assunto fin dalla formazione di questo Governo un impegno forte per accelerare la
trasformazione digitale del Paese - conclude Cesare Avenia - testimoniato dalla creazione di un Ministero ad hoc e da una riorganizzazione della governance dei processi di trasformazione digitale. Confidiamo quindi in un suo impegno a intervenire a partire già dai prossimi appuntamenti legislativi per ripristinare le misure previste".
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