"Al contrario, più che eliminare il bonus verde, andrebbe rafforzato – ha proseguito Giansanti - aumentando il massimale di spesa ammissibile e la percentuale di detrazione, come già richiesto dalla mia Organizzazione. Il verde privato è fondamentale anche nell'ottica della mitigazione del clima e del miglioramento della qualità dell'aria".
"Il ministro Bellanova, solo pochi giorni fa – ha osservato il presidente di Confagricoltura - ha promesso il mantenimento di questa misura fiscale che fa bene ad un settore, come quello florovivaistico, che produce 2,7 miliardi di fatturato e dà occupazione a 180 mila persone. Un settore moderno, innovativo, che punta alla sostenibilità ed alla qualità della vita, che fa bene all'ambiente. Ci auguriamo che quella promessa venga mantenuta".
"Si parla tanto – ha proseguito il presidente della Federazione nazionale del Florovivaismo di Confagricoltura Francesco Mati - di ambiente, della necessità di impiantare 60 milioni di alberi, di aumentare il verde per mitigare i cambiamenti climatici, per aumentare la CO2 e poi, alla prova dei fatti, un provvedimento fiscale che va in questa direzione, che sta portando risultati importanti, rischia di essere dismesso. Sarebbe contraddittorio e lesivo degli stessi interessi della collettività. Siamo fiduciosi che in Parlamento si riesca a trovare una soluzione positiva".
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