Manovra, chiusa la nuova bozza: per reddito di cittadinanza e quota 100 ddl ad hoc

Manovra, chiusa la nuova bozza: per reddito di cittadinanza e quota 100 ddl ad hoc
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Lunedì 29 Ottobre 2018, 18:30
(Teleborsa) - La manovra sbarcherà in Parlamento mercoledì prossimo. Lo si apprende di fonti di governo di M5s e Lega. Il testo è chiuso - spiegano - ed è al vaglio della Ragioneria e del Mef.

Reddito di cittadinanza e quota 100 escono dalla manovra - Le due misure bandiera del governo gialloverde, seguiranno, dunque, una loro strada. La nuova bozza di legge di bilancio, che porta la data 29 ottobre, per "alleggerire" il peso finanziario della manovra gialloverde, prevede infatti lo stralcio delle due misure simbolo per M5s e Lega, che verranno dunque approvate attraverso "appositi provvedimenti normativi".

Resta invariato l'articolo che dispone l'istituzione di due fondi da 9 miliardi per il reddito e di 6,7 miliardi (7 miliardi dal 2020) per le pensioni. Nella nuova bozza si precisa che "nell'ambito del Fondo per il reddito di cittadinanza, fino a 1 miliardo nel 2019 e 2020" va ai centri per l'impiego, "fino a 10 milioni" all'Anpal. Confermata anche la possibilità di compensazione tra i due fondi ad hoc creati per i due interventi.

La nuova bozza della legge di bilancio approvata dal governo il 15 ottobre e ancora in fase di definizione sale a 115 articoli. L'ultima bozza ne conteneva invece 73.

Flat tax al 15% sulle ripetizioni - Arriva un'imposta al 15% per gli insegnanti su quanto percepito da lezioni private e ripetizioni. E' una delle novità contenute nella nuova bozza della legge di bilancio. Dal primo gennaio 2019, infatti, "i titolari di cattedre nelle scuole di ogni ordine e grado", potranno chiedere - in base a quanto dispone la norma - l'applicazione di "una imposta sostitutiva dell'imposta sul reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali pari al 15%, salva opzione per l'applicazione dell'imposta sul reddito nei modi ordinari".

È istituito poi un Fondo di ristoro dei risparmiatori "con una dotazione finanziaria iniziale di 525 milioni di euro per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021" per risarcire i risparmiatori che hanno subìto un danno ingiusto, riconosciuto con sentenza del giudice o con pronuncia dell'Arbitro per le controversie finanziarie
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