Bonus mobilità, la mappa dei Comuni: dove avere il bonus da 1.500 euro L'elenco

Bonus mobilità, la mappa dei Comuni: dove avere il bonus da 1.500 euro L'elenco
di Giusy Franzese
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Venerdì 18 Ottobre 2019, 08:11 - Ultimo aggiornamento: 09:34

In Liguria potranno usufruirne solo i residenti del capoluogo, Genova. In Umbria chi abita a Terni o Narni. In Puglia i cittadini di sette comuni, compresi Taranto, Brindisi e anche Cellino San Marco il paese di Albano. I più numerosi, potenzialmente, sono gli abitanti di Lombardia e Piemonte. Ma tanti sono anche i comuni del Lazio, della Campania, dell'Emilia Romagna, della Toscana. In totale sono 3.134 i comuni italiani che rientrano nella mappa del bonus mobilità: per chi abita in questi comuni e ha un'autovettura un po' vecchiotta (fino ad euro 3) o un motorino altrettanto datato, può essere un'opportunità. Se dà via l'auto, la rottama e quindi la toglie dalla circolazione con tutto il suo carico di gas inquinanti, il governo mette a disposizione 1.500 euro di bonus da poter utilizzare per abbonamenti ai trasporti pubblici oppure per l'acquisto di biciclette, anche quelle a pedalata assistita che in alcuni comuni sono indispensabili viste le salite e le discese. È una formula inedita di rottamazione, una sorta di scommessa. In altri paesi europei per spingere sull'uso delle biciclette, soprattutto nel tragitto casa-lavoro, ad esempio, si è preferito dare incentivi all'acquisto senza l'obbligo di rottamare l'auto (in Lussemburgo), oppure un tot a chilometro percorso (23 cents in Belgio) misurato con un'apposita app.

LA LISTA DEI COMUNI INTERESSATI

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Vedremo se l'Italia riuscirà a fare da apripista con la nuova formula. Intanto la scelta dei comuni i cui residenti potranno usufruire del bonus mobilità, circa il 40% del totale (complessivamente in Italia ci sono 7.914 comuni), non è avvenuta a caso: si tratta di territori finiti nel mirino di Bruxelles per una qualità dell'aria inferiore agli standard minimi. Insomma, sono i comuni più inquinati, quelli dove ripetutamente si sforano i limiti di NO2 (biossido di azoto), o che hanno problemi con la depurazione delle acque. Per cui diciamo la verità: i residenti nei comuni esclusi dalla lista non potranno usufruire del bonus mobilità, ma in realtà sono più fortunati, perché respirano aria molto più pulita.

LA SCOMMESSA
Il bonus mobilità fa parte del decreto Clima varato dal Consigli dei Ministri il 10 ottobre e pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 14 ottobre. A disposizione, fino al 2021 e fino ad esaurimento risorse, ci sono 255 milioni di euro, di cui i primi cinque potrebbero essere già impegnati in questa coda di 2019. Sempre che arrivi in tempo il decreto (del ministero dell'Ambiente emanato di concerto con l'Economia, i Trasporti e il Mise) che deve definirne «modalità e termini per l'ottenimento e l'erogazione del beneficio». La norma ne prevede l'emanazione «entro 60 giorni» dalla pubblicazione in Gazzetta, quindi a ridosso di Natale. All'Ambiente dicono che già ci stanno lavorando e non escludono possa arrivare prima. Il gradimento della misura dipenderà moltissimo dalle modalità di accesso al bonus.
Intanto, con l'elenco dei comuni interessati, è stata definita la platea interessata. Ci sono quasi tutte le grandi metropoli, da Roma a Milano, da Torino a Firenze, da Bologna a Taranto, da Genova a Palermo. Nella lista c'è persino Venezia, dove però probabilmente il bonus mobilità non sarà così apprezzato visto che il parco auto è ridotto. Ci sono anche delle sorprese: in Campania, ad esempio, non c'è nemmeno un comune del salernitano o dell'avellinese, tanti invece quelli del napoletano e del casertano. Nel Lazio sono solo due i territori interessati, la provincia di Roma e quella di Frosinone (compresi i due capoluoghi).

Fanno il pieno di province la Lombardia, il Piemonte e l'Emilia Romagna. E non mancano comuni inaspettati: in Toscana, ad esempio, dove in lista ci sono anche Capalbio e Monte Argentario.

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