In tale scenario – secondo le stime di Gaiotti – "la dimensione dell'impulso espansivo dei provvedimenti che il Governo programma con la manovra è significativamente più ampia di quella misurata dalla variazione dell'indebitamento netto. Si può valutare che essa sia dell'ordine di circa 2 punti percentuali del Pil in media all'anno nel prossimo biennio. Nel 2023 l'impatto sarà invece pari a 1,3 punti". Tuttavia, per Bankitalia, l'effetto dei provvedimenti dipenderà dalla loro definizione concreta. "L'entità dell'effetto macroeconomico dei progetti di investimento e di riforma – ha affermato Gaiotti – dipenderà soprattutto dalla loro definizione concreta nell'ambito del Piano nazionale di rilancio e resilienza e dalla loro attuazione tempestiva. Andrà posta grande attenzione alla fase esecutiva, precisando i dettagli ed evitando sprechi, ritardi e inefficienze. Come abbiamo sottolineato più volte, il programma Next Generation EU – ha aggiunto – è un'occasione da non perdere per rilanciare la crescita e la produttività dell'economia italiana". Se, in questa fase gli aiuti sono necessari, passata l'emergenza i costi di un eventuale prolungamento delle misure adottate – avverte la Banca d'Italia – andrà valutato attentamente. "Una parte delle risorse della legge di bilancio – ha detto Gaiotti – "è opportunamente destinata al sostegno delle famiglie più vulnerabili e dei settori economici più colpiti. Preservare imprese temporaneamente in difficoltà ma fondamentalmente solide è essenziale per evitare che la crisi abbia ripercussioni permanenti sull'economia. Proteggere i redditi delle famiglie è indispensabile, oltre che per contrastare un aumento delle diseguaglianze, per sostenere la domanda, in un quadro congiunturale che rimane debole e incerto. In prospettiva, passata la fase emergenziale, andranno attentamente valutati i costi di un prolungamento delle diverse misure oltre quanto richiesto dalla durata della crisi".pri
Riguardo all'introduzione, a partire da luglio prossimo, dell'assegno unico, Gaiotti evidenzia che "i dettagli andranno definiti sulla base di una attenta valutazione dei profili di efficienza e di equità". Andrà in particolare valutata "l'opportunità di contenere gli effetti di disincentivo all'offerta di lavoro che potrebbero derivare dall'utilizzo dell'Isee come indicatore per quantificare l'ammontare del beneficio e la possibilità di correggere la penalizzazione per i figli dei nuclei familiari numerosi beneficiari del Reddito di cittadinanza, con il quale l'assegno sarà congiuntamente erogato".
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