Oltre diecimila assunzioni a tempo indeterminato e poco meno di 4mila con contratto a termine (senza contare i settori delicatissimi della sanità e della scuola): la legge di Bilancio da 38 miliardi che il governo sta finalmente per inviare in Parlamento tenta anche di rattoppare in più punti la tela della pubblica amministrazione. Il grosso delle immissioni riguarda la macchina della giustizia e le forze dell’ordine. Ma c’è anche un contingente di circa 2.800 funzionari che per un periodo massimo di 3 anni dovranno andare ad aiutare le Regioni meridionali a gestire - ovvero a spendere bene - i fondi europei “ordinari”, quelli finalizzati ai programmi di coesione. Le assunzioni non saranno comunque tutte immediate, ma scaglionate da inizio 2021 in poi; andranno anche organizzate le procedure concorsuali. La manovra stanzia un fondo che vale 36 milioni il prossimo anno, 167 nel 2022 e poi circa 300 a partire dal 2023, anno in cui la maggior parte degli ingressi dovrebbe essere andata a regime; altri interventi sono finanziati separatamente.
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I VINCITORI
Il ministero della Giustizia potrà assumere nel 2021 magistrati ordinari vincitori di concorso.
I VIGILI DEL FUOCO
Per i Vigili del fuoco sono previste 750 nuove immissioni graduali per il contrasto agli incendi nei boschi. Le forze dell’Ordine propriamente dette potranno fare affidamento su 4.535 unità di personale in più. Anche in questo caso però i nuovi ingressi sono scaglionati nel tempo, con un programma che parte dal prossimo anno e arriva al 2025. In particolare i nuovi ingressi saranno 1.935 per la Polizia penitenziaria, 1.300 per la Guardia di Finanza, 700 per i Carabinieri, 600 per la Polizia di Stato.