Manovra, asili nido gratis a gennaio. Auto aziendali, la stretta è solo sui nuovi contratti

Manovra, asili nido gratis a gennaio. Auto aziendali, la stretta è solo sui nuovi contratti
di Michele Di Branco
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Mercoledì 13 Novembre 2019, 07:36 - Ultimo aggiornamento: 12:33

Il bonus nido arriva in anticipo. Roberto Gualtieri difende l'impianto della legge di Bilancio («ha già determinato una percezione di maggiore stabilità» la sua convinzione) e annuncia che il rafforzamento della misura in favore delle famiglie scatterà da gennaio 2020 e non da settembre, come emerso in precedenza. «La misura - ha garantito il ministro dell'Economia in audizione al Senato consentirà la sostanziale gratuità degli asili nido per la grande maggioranza dei nuclei familiari, elemento importante anche dal punto di vista del sostegno all'occupazione femminile». Nel dettaglio, l'operazione prevede un incremento del sostegno da 1.500 a 3 mila euro annui per i nuclei con Isee sotto i 25 mila euro e un incremento da 1.500 a 2.500 per quelli da 25 mila a 40 mila. Gualtieri non ha chiuso la porta rispetto a possibili modifiche della manovra avvertendo però il Parlamento affinchè «si eserciti anche sul versante delle coperture e non solo delle spese per mantenere i saldi invariati».

Gualtieri: «Modulare tempi e forme tassa auto. Misura va migliorata per evitare aumento pressione fiscale»
 



Un messaggio, con tutta evidenza, rivolto soprattutto alle forze di maggioranza. Il ministro ha spiegato che «le misure controverse sono solo il 5% della manovra», rammaricandosi per lo «strabismo comunicativo» che accompagna la narrazione della legge di Bilancio. In particolare, sulle norme più contestate, ovvero plastic tax e stretta sulle auto aziendali, Gualtieri ha liquidato come «fantasiosi» i numeri e le stime che sono circolate. In ogni caso, pur difendendo la logica di entrambe le misure, il titolare del dicastero di Via XX Settembre ha garantito che il Mef è al lavoro per individuare i correttivi. Per la norma sulle auto, in particolare, va salvaguardato l'obiettivo di «incentivare il rinnovamento del parco, ma modulando tempi e forme». La traduzione di questo concetto è che l'aumento della quota tassabile, per i veicoli più inquinanti, scatterà solo per i nuovi contratti dal prossimo anno, mentre non cambierà nulla per chi già dispone della vettura aziendale. Anche la plastic tax «deve essere migliorata e riformulata ma salvaguardando la ratio dell'intervento che disincentivi l'abuso della plastica monouso». Parlando in termini generali della situazione economica generale, Gualtieri ha detto che se l'Italia sarà in grado di preservare e consolidare la fiducia sui mercati «potrà perseguire un dividendo di credibilità stimabile in 38,5 miliardi nel quadriennio 2019-22 grazie ai risparmi sulla spesa per interessi». Secondo i calcoli del ministro, il calo dello spread produrrà un risparmio di 2,7 miliardi per l'anno in corso e 6,7 miliardi nel 2020. A proposito di fisco, Gualtieri ha assicurato che la manovra produrrà una riduzione di 7,1 miliardi della pressione fiscale rispetto all'anno precedente.

LE PREVISIONI
Conforto alle previsioni del governo è arrivato dalla Banca d'Italia. Il direttore generale di Via Nazionale, Luigi Federico Signorini, ha spiegato che «la stima di crescita dell'economia italiana dello 0,6% contenuta nella legge di bilancio si conferma condivisibile e in linea con le nostre valutazioni mentre, per quanto riguarda il 2021, l'1% è un pò superiore alla stima recentemente diffusa dalla commissione europea e per raggiungerlo appare necessario che si mantengano condizioni finanziarie distese e che non si indebolisca ulteriormente il quadro internazionale». L'attenzione dell'Ufficio parlamentare di Bilancio si è concentrata sulla lotta all'evasione. Le misure messe in campo nella manovra sono state promosse, ma a proposito invece dell'incentivo all'utilizzo di carte elettroniche il presidente dell'Upb, Giuseppe Pisauro, ha avvertito che l'operazione «potrebbero incentivare forme di evasione con consenso, quelle in cui esiste un accordo tra acquirente e venditore». Intanto un emendamento dei 5 Stelle al Dl fiscale prevede di sospendere, per il 2020, il pagamento dei canoni per le concessioni delle spiagge in attesa di una revisione complessiva del sistema delle concessioni demaniali marittime.
 

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