Caro bollette, luminarie di Natale a rischio: luci a basso consumo e timer. Da Milano a Roma: cosa faranno le città italiane

A causa dei rincari, il Natale della ripartenza dopo la pandemia sarà low cost

Caro bollette, luminarie di Natale a rischio: tagli e luci a basso consumo, cosa faranno le città italiane
di Giorgia Crolace
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Venerdì 7 Ottobre 2022, 18:38 - Ultimo aggiornamento: 8 Ottobre, 06:30

A Milano, a Natale, le luminarie ci saranno ma «saranno ovviamente più contenute, a led, magari con orari un pò più ridotti» ha spiegato il sindaco Beppe Sala. A Roma invece il Campidoglio non si è ancora espresso nel dettaglio sulle luminarie natalizie ma sta preparando un piano di risparmio energetico che prevede di lasciare accesi tutti i monumenti spegnendo invece le luci di tutti gli altri edifici pubblici. A Torino il sindaco Stefano Lo Russo, interpellato in merito ad un eventuale spegnimento della Mole Antonelliana, ha dichiarato che farà di tutto per impedire che la città si spenga. Al momento le Luci d'Artista non sono a rischio ma è possibile che lo diventino quelle previste dalle circoscrizioni nei singoli quartieri della città.

Addobbi luminosi a rischio nelle città italiane

Ma non solo Milano, Roma e Torino: il caro energia rischia di fermare il Natale in tutta Italia, da Bolzano a Napoli, passando per Salerno e Taranto.

Le luminarie quest'anno potrebbero avere un peso notevole sul bilancio pubblico: i rincari sono troppo forti e i comuni sono costretti a ridimensionare i costi.

Succede così che, mentre negli anni passati, le città italiane ma anche i piccoli centri hanno quasi fatto a gara a chi avesse delle luminarie più belle, quest'anno quello che doveva essere il Natale della ripartenza dopo la pandemia sarà meno scintillante e colorato.

A Venezia le luminarie natalizie non mancheranno ma verranno spente durante la notte e soprattutto in anticipo rispetto agli anni passati, subito dopo l'Epifania: generalmente il periodo delle luminarie si prolunga fino a febbraio arrivando, in alcuni casi, anche ai primi di marzo. Cortina, invece, quest'anno taglierà i giochi di luce sul campanile e risparmierà installando un numero inferiore di luminarie, rigorosamente a risparmio energetico.

Firenze sta valutando un piano in grado di sostituire il “Light Festival” previsto dall'8 dicembre al 6 gennaio con illuminazioni autoalimentate da pannelli solari o pedalate di biciclette.

Anche a Bergamo le luci di Natale saranno a basso consumo. Verrà previsto inoltre un timer che, a notte fonda, spegnerà automaticamente gli addobbi luminosi.

Bolzano ridurrà le luminarie natalizie del 20% e farà ricorso esclusivamente a luci a led e timer per lo spegnimento anticipato delle luci.

A Napoli è stata lanciata una petizione per chiedere alla Regione Campania, al Comune e alla Camera di Commercio di procedere, in tempi rapidi, all'emanazione di un nuovo bando per le “Luci d'autore”: al momento risulta sospeso.

A Salerno le “Luci d'Artista” ci saranno ma in formato ridotto: verranno mantenute solo per il mese di dicembre e non per due mesi come è avvenuto nelle edizioni precedenti.

Festività natalizie all'insegna del risparmio anche a Taranto dove il Natale, come da tradizione, inizierà comunque il 22 novembre, nel giorno di Santa Cecilia. La città è nota per "il Natale più lungo d'Europa". Anche in questo caso però l'amministrazione comunale ha già previsto un piano all'insegna di risparmio energetico ed orari ridotti.

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