I costi del personale sono stati notevolmente ridotti grazie a riduzioni della forza lavoro, accordi di crisi con le parti sociali e lavoro a orario ridotto, ha sottolineato la società. I dipendenti erano 110 mila a fine 2020, circa il 20% in meno rispetto all'anno precedente.
Nel 2020, il gruppo Lufthansa ha operato circa un terzo dei voli in meno. Il numero di passeggeri è calato del 25% a 36,4 milioni, con un fattore di carico del 63%, 19,3 punti percentuali in meno rispetto all'anno precedente. Al 31 dicembre 2020, la società aveva una liquidità disponibile di circa 10,6 miliardi di euro, di cui 5,7 miliardi di euro relativi a misure governative di sostegno non utilizzate.
"Il 2021 sarà per noi un anno di ridimensionamento e modernizzazione - ha detto il CEO Carsten Spohr - L'attenzione rimarrà sulla sostenibilità: stiamo valutando se lasciare a terra in maniera permanente tutti gli aeromobili di età superiore a 25 anni". "Dall'estate in poi, prevediamo una ripresa della domanda non appena le restrizioni saranno allentate - ha aggiunto - Siamo pronti a offrire di nuovo fino al 70% della nostra capacità pre-crisi a breve termine"
Spohr ha avvertito che la sua compagnia aerea potrebbe essere in grado di recuperare solo il 90% della sua capacità pre-pandemica entro la metà del decennio, indicando un peggioramento delle previsioni, in quanto la compagnia aveva precedentemente suggerito che il mercato si sarebbe potuto riprendere completamente entro il 2024.
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