Libretto di famiglia, come funziona e quali lavori si possono retribuire. A chi è rivolto

Per usufruirne sia l’utilizzatore che il prestatore devono accedere e registrarsi alla piattaforma tramite il servizio online dedicato

Libretto di famiglia, come funziona e quali lavori si possono retribuire. A chi è rivolto
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Giovedì 5 Gennaio 2023, 17:28 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 15:18

Libretto di famiglia, con la legge di Bilancio appena approvata si allargano le possibilità di utilizzo di questo strumento per retribuire piccoli lavori. La disciplina delle prestazioni di lavoro occasionale è stata introdotta nel 2017 e successivamente modificata varie volte comprese le novità introdotte apppunto con l'ultima manovra (legge 29 dicembe 2022, n. 197).

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Cos'è il librretto di famiglia

«Le prestazioni di lavoro occasionale sono strumenti che possono essere utilizzati dai soggetti che vogliano intraprendere attività lavorative in modo sporadico e saltuario», spiega l'Inps. Gli utilizzatori possono acquisire prestazioni di lavoro attraverso il libretto famiglia, un libretto nominativo prefinanziato, composto da titoli di pagamento, il cui valore nominale è fissato in 10 euro, importo finalizzato a compensare attività lavorative di durata non superiore a un’ora.

Il libretto famiglia può essere finanziato dall'utilizzatore mediante versamenti tramite F24 modello Elide, con causale Lifa, oppure tramite il “Portale dei pagamenti”.

A chi è rivolto

Il libretto famiglia è rivolto alle persone fisiche non nell’esercizio di attività professionale o d’impresa. Le prestazioni di lavoro occasionale prevedono i seguenti limiti economici nell'arco di un anno: per ciascun prestatore, con riferimento alla totalità degli utilizzatori, a compensi di importo complessivamente non superiore a 5.000 euro; per ciascun utilizzatore, con riferimento alla totalità dei prestatori, a compensi di importo complessivamente non superiore a 10.000 euro; per le prestazioni complessivamente rese da ogni prestatore in favore del medesimo utilizzatore, a compensi di importo non superiore a 2.500 euro.

Non è possibile fare ricorso a prestazioni di lavoro occasionali da parte di lavoratori con i quali l’utilizzatore abbia in corso, o abbia avuto negli ultimi sei mesi, un rapporto di lavoro subordinato o di collaborazione coordinata e continuativa.

Il lavoratore che utilizza il libretto di famiglia ha diritto all'assicurazione per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti, con iscrizione alla Gestione Separata e all'assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali.

Del valore nominale di 10 euro di ogni titolo di pagamento, 8 euro costituiscono il compenso del lavoratore, 1,65 euro vengono accantonati per la contribuzione Ivs alla Gestione Separata, 0,25 euro per il premio assicurativo Inail, e 0,10 euro per il finanziamento degli oneri gestionali.

Quali lavori possono essere pagati con il libretto

Le attività che l’utilizzatore può remunerare tramite il libretto famiglia sono tassativamente indicate dalla legge e consistono in:

piccoli lavori domestici, inclusi i lavori di giardinaggio, di pulizia o di manutenzione;

assistenza domiciliare ai bambini e alle persone anziane, ammalate o con disabilità;

insegnamento privato supplementare.

Come si usa

Per usufruire del libretto famiglia sia l’utilizzatore che il prestatore devono accedere e registrarsi alla piattaforma tramite il servizio online dedicato.

Le procedure di registrazione e di comunicazione dei dati relativi alla prestazione lavorativa possono essere svolte direttamente dagli utilizzatori e dai prestatori, anche tramite Contact center, dai patronati e dagli intermediari muniti di apposita delega.

L’utilizzatore è tenuto a comunicare, al termine della prestazione lavorativa e non oltre il terzo giorno del mese successivo allo svolgimento della prestazione stessa:

i dati identificativi del prestatore;
il compenso pattuito;
il luogo di svolgimento della prestazione;
la durata;
l’ambito di svolgimento;
altre informazioni per la gestione del rapporto.

Contestualmente alla trasmissione della comunicazione da parte dell’utilizzatore, il prestatore riceve notifica della stessa tramite mail o Sms.

L’Inps, entro il 15 del mese successivo a quello in cui la prestazione si è svolta, eroga direttamente i compensi pattuiti a seconda della modalità prescelta dal prestatore all’atto della registrazione.

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