Pomigliano d'Arco, inaugurato Aerotech Campus di Leonardo: un superlaboratorio per l'innovazione in campo aerospaziale

Il premier Conte nello stabilimento Leonardo a Pomigliano d'Arco
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Lunedì 18 Febbraio 2019, 19:50
Nasce Aerotech Campus, il nuovo hub per l'innovazione tecnologica della Divisione Aerostrutture di Leonardo. A tenerlo a battesimo, oggi a Pomigliano d'Arco, i vertici del gruppo, il presidente Gianni De Gennaro e l'amministratore delegato, Alessandro Profumo, alla presenza del premier, Giuseppe Conte e del vicepremier, Luigi Di Maio. L'iniziativa, oltre all'avvio dell'AeroTech Campus, prevede anche la reingegnerizzazione dei processi produttivi del sito di Pomigliano d'Arco e rappresenta un primo passo verso il rilancio del settore aeronautico del Mezzogiorno d'Italia. «Abbiamo concordato di investire sulle linee produttive di Nola e  Pomigliano d'Arco 130 milioni di euro» ha annunciato Di Maio. La cifra fa parte del miliardo sbloccato oggi di un bando da un miliardo di euro per il finanziamento di  progetti di ricerca e sviluppo per le aziende del comparto aerospaziale. Le risorse sono stanziate in base alla legge 808 del 1985 ('Interventi per lo sviluppo e l'accrescimento di competitività delle industrie operanti nel settore aeronautico).
L'AeroTech Campus, cui partecipa anche l'Università Federico II di Napoli, ospiterà ricercatori, sviluppatori e nuovi team imprenditoriali impegnati nello sviluppo di tecnologie di frontiera da applicare in ambito aerostrutture, utili a garantire e consolidare l'attuale leadership di mercato di Leonardo nel settore.  «La sfida per il futuro del Paese passa dalla sua capacità tecnologica e dalla crescita del Mezzogiorno. Leonardo  - ha detto Profumo- si candida a giocare un ruolo cruciale per il rilancio competitivo del sistema Italia attraverso un piano di investimenti che necessariamente passa da un patto con le Istituzioni. Il nostro obiettivo è invertire la rotta e rendere i nostri impianti produttivi un'eccellenza del settore manifatturiero. Leonardo è pronta a fare la sua parte e chiediamo agli enti locali e alle amministrazioni centrali di investire nel settore delle aerostrutture al nostro fianco». «L'obiettivo del Campus - ha aggiunto Gaetano Manfredi, rettore della Federico II - è anche quello di attrarre studenti
dall'estero». Manfredi  ha poi sottolineato che il 40% dei laureati della facoltà di ingegneria di Napoli, lavorando nel sud Italia, mentre il restante 60% è impiegato nel resto d'Italia e all'estero, ricordando inoltre che a Napoli fu
istituita la prima cattedra italiana di ingegneria aeronautica.
Leonardo è il sesto produttore mondiale di Aerostrutture per velivoli civili e opera in un mercato che prevede 43.000 nuovi aerei nei prossimi 20 anni, per produrre i quali sarà necessario disporre di processi produttivi basati sull'utilizzo di nuove tecnologie.
La Campania è per Leonardo una regione di grande importanza in virtù della storica presenza industriale. Leonardo è il principale attore del Distretto Aerospaziale Campano, è presente sul territorio con cinque divisioni e la joint venture Telespazio, per un totale di oltre 4.500 dipendenti.  Le attività di Leonardo in Campania garantiscono lavoro altamente qualificato nei siti produttivi di Pomigliano d'Arco, Nola, Fusaro, Giugliano, Pozzuoli, Benevento e Napoli, con un indotto che coinvolge un'estesa rete di piccole e medie imprese. Le collaborazioni con le università sono parte integrante della strategia di open innovation di Leonardo che mira allo sviluppo di nuove tecnologie, competenze, prodotti e servizi e alla valorizzazione della ricerca di base, la cui ricaduta va a vantaggio anche di altri settori industriali.
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