I prodotti tipici del Lazio sbarcano al Cibus di Parma, uno dei più importanti saloni internazionali sull’agroalimentare.
«Il Lazio vanta una grande varietà e qualità di prodotti agroalimentari. Un patrimonio da valorizzare, promuovere, perno di una politica agricola e del cibo sempre più orientata alla sostenibilità e lotta allo spreco e che deve diventare volano di sviluppo per tutta l’economia regionale. Il Cibus di Parma è uno dei più importanti saloni internazionali sull’agroalimentare e la partecipazione di ben ventitré aziende del Lazio, con tutte le province rappresentate, è un segnale di protagonismo ma anche di ottimismo rispetto alle difficoltà che la crisi energetica sta determinando per l’intero comparto» ha detto il presidente di Arsial Mario Ciarla che martedì 3 maggio ha incontrato presso lo stand della regione le aziende presenti in fiera.
Agroalimentare in crescita nonostante il Covid
Nonostante le incertezze della domanda sul mercato interno, tra inflazione e calo dei consumi fuori casa nel periodo pandemico, c’è una forte scommessa sulla crescita nel medio periodo. «Anche per questo il ritorno dopo due anni all’appuntamento nella Food Valley di Parma è strategico per gli operatori che puntano sull’export, in aree UE ed extra-UE di pregio, ma anche sul segmento di punta della ristorazione nazionale attiva nel mondo» prosegue Ciarla.
I prodotti tipici del Lazio guardano ai mercati internazionali
Alla fiera sono presenti tutti i principali settori agroalimentari regionali: dagli oli EVO del Lazio ai prodotti da forno, dalle basi per pizza ai formaggi, salumi, bevande, conserve vegetali e ittiche, frutta secca.