Export, corre la locomotiva Lazio: farmaceutico e tech fanno +17,7%. Crescita boom anche per l'aerospazio

Superati gli 11,5 miliardi di euro nei nove mesi. Trend positivo anche per ortofrutta e ceramica

Export, il Lazio è una locomotiva: traina l’Italia con il tech: +17,7%. Bene farmaci e aerospazio
di Roberta Amoruso
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Martedì 7 Febbraio 2023, 00:16 - Ultimo aggiornamento: 8 Febbraio, 08:14

Altro che frenata. È proseguito anche nel terzo trimestre 2022 il trend positivo dell’export dei poli tecnologici laziali, che hanno confermato una crescita del 17,4%. Per il polo farmaceutico si tratta del quarto trimestre consecutivo con un incremento delle esportazioni a doppia cifra (+17,6%). Ma l’accelerazione è certificata anche per l’aerospazio regionale (+17,7%) e l’Ict romano (+15,6%). Tanto che nei 9 mesi le esportazioni dei poli hi-tech hanno superato 11,5 miliardi di euro, in crescita del 16% sullo stesso periodo del 2021. Gli ultimi numeri che arrivano dal Lazio smentiscono dunque gli scenari recessivi disegnati nel mesi scorsi sul Paese e confermano invece lo scenario positivo tracciato per il 2023 dal governo e di recente anche dal presidente di Confindustria.

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LE ECCELLENZE

A tutta forza va dunque il polo farmaceutico: nel complesso, nei primi 9 mesi del 2022 le esportazioni del polo hanno toccato quasi 9,5 miliardi di euro, in crescita del 18,4% rispetto al corrispondente periodo del 2021, confermandosi la primaria realtà italiana del settore in termini di valori esportati.

Cresce poi per l’ottavo trimestre consecutivo l’export dell’ICT romano che nei primi 9 mesi del 2022 ha toccato quasi 830 milioni di euro, in crescita del 15,7% rispetto al corrispondente periodo del 2021. Ma prosegue il trend positivo anche per il polo aerospaziale del Lazio: l’export nei primi 9 mesi del 2022 si sono così attestate su valori pari a 1.218 milioni di euro, 24 milioni in più rispetto al corrispondente periodo del 2021. 

I DISTRETTI TRADIZIONALI

Non c’è però solo il Lazio 4.0 a dare i suoi segnali di ottimismo anche per il futuro. Continua infatti il trend positivo anche per i due distretti tradizionali del Lazio: ceramica e ortofrutta. Il distretto della ceramica di Civita Castellana segna infatti per il nono trimestre consecutivo un incremento tendenziale delle vendite sui mercati esteri (+3,9%). Il risultato dei primi nove mesi si porta quindi oltre i 98 milioni di euro. In particolare, le esportazioni a settembre scorso, pari a 98 milioni di euro, evidenziano i Paesi Bassi come primo partner commerciale del distretto. Bene anche Francia, svizzera, Austria, Belgio, Germania e Spagna mentre registrano un calo le vendite verso il Regno Unito. Nonostante il contesto difficile segnato da un forte incremento dei costi per le aziende del distretto, l’ottimo posizionamento competitivo delle produzioni viterbesi in termini di qualità e design, continua a sostenere le vendite all’estero. 

La crisi energetica continua a stimolare, poi, la ricerca di nuove soluzioni di risparmio idrico ed energetico, nuovi impasti che favoriscano l’utilizzo di materie prime locali e/o di recupero da altre filiere dell’edilizia per diversificare le forniture di argille, soprattutto quello provenienti dal Donbass. Passando al distretto dell’ortofrutta dell’Agro Pontino, la forte accelerazione dei flussi del terzo trimestre (+11,7% tendenziale) riporta il risultato cumulato dei primi nove mesi del 2022 in linea con quanto realizzato nello stesso periodo del 2021 (+0,9%). Le vendite complessive sui mercati esteri nei primi nove mesi del 2022 ammontano a 162 milioni di euro complessivi. Per Roberto Gabrielli, direttore regionale Lazio e Abruzzo di Intesa Sanpaolo, si tratta di dati che «mostrano una regione dinamica, capace di reagire alle sfide di un contesto economico e geo-politico difficile». E dunque, «nonostante le incertezze del quadro macroeconomico le esportazioni mostrano un tessuto imprenditoriale che ha saputo innovare e che ha saputo valorizzare la filiera di prossimità», aggiunge Gabrielli. 
 

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