L'abolizione dei voucher, ha ricordato Tridico, "ebbe ragioni politiche contingenti, ma il dibattito sui pro e sui contro era in atto da tempo". "Anche la credenza che queste forme atipiche di lavoro portino a riduzione del lavoro non regolare è sbagliata – ha aggiunto il presidente dell'Inps – la diffusione massiva di forme di lavoro flessibile, infatti, rende più complicato portare a termine con successo le azioni di vigilanza. I contratti iperflessibili possono essere utilizzati facilmente per coprire lavoro non dichiarato e utilizzati come forme di assicurazione contro il rischio di ricevere un verbale ispettivo. Inducendo così l'espansione del lavoro grigio".
Tridico ha poi ricordato che "quando i voucher furono aboliti quelle imprese che ne utilizzavano molti hanno aumentato la propria occupazione utilizzando altre forme contrattuali, per lo più incrementando temporanei o part time. Ciò suggerisce che la domanda di lavoro delle stesse imprese potesse essere coperta anche prima da contratti più stabili". Se si comparano imprese che "utilizzavano voucher" e "non li utilizzavano" dopo l'abolizione, si riscontra che i risultati delle ispezioni di vigilanza nell'aziende che utilizzavano voucher certificano una propensione all'utilizzo di lavoro non regolare relativamente più alta.
Tridico ha infine ricordato che a breve sarà possibile gestire i contributi dei contratti di prestazione occasionale (Cpo) e i pagamenti su libretto di famiglia direttamente attraverso l'app IO, cosi' come è già possibile fare oggi per i contributi dei lavoratori domestici. Tridico ha sottolineato che in questo modo si offrirà un nuovo veicolo agile e semplice ai cittadini e alle imprese.
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