Per quanto riguarda le classi dimensionali, le aziende con "100 e oltre dipendenti" hanno fatto registrare, nel terzo trimestre 2021, gli incrementi (rispetto al corrispondente trimestre dell'anno precedente) più significativi generalizzati a tutte le tipologie contrattuali. Per quanto riguarda le tipologie orarie l'incremento, confrontando sempre terzo trimestre 2021 con terzo trimestre 2020, ha interessato essenzialmente le prestazioni a tempo pieno.
Le trasformazioni da tempo determinato nei primi nove mesi del 2021 sono risultate 339.000, in flessione rispetto allo stesso periodo del 2020 (-11%); dal secondo trimestre 2021 si registrano comunque variazioni sempre positive. Nello stesso periodo le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo risultano essere aumentate del +20%.
Le cessazioni fino a settembre 2021 sono state in complesso 4.452.000, in aumento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (+7%). In flessione le cessazioni dei contratti intermittenti (-10%), pressoché stabili le cessazioni di contratti a tempo determinato (-1%), in aumento tutte le altre tipologie, contratti in somministrazione (+22%), contratti in apprendistato (+19%), contratti a tempo indeterminato (+13%) e contratti stagionali (+11%). Dal 1 luglio 2021 per i comparti industriali con esclusione del tessile-abbigliamento-calzature (Tac) sono cadute le restrizioni ai licenziamenti, attivate nella primavera del 2020 e successivamente confermate per contrastare gli effetti occupazionali della pandemia.
Nel periodo gennaio-settembre 2021, sono stati 21.522 i rapporti di lavoro (12.711 assunzioni e 8.811 trasformazioni a tempo indeterminato) che hanno usufruito dei benefici previsti dall'esonero triennale strutturale per le attivazioni di contratti a tempo indeterminato di giovani fino a 35 anni (legge n. 205/2017), valore in forte diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (-65%). Tale riduzione va valutata tenendo conto dell'istituzione dell'esonero per nuove assunzioni e trasformazioni a tempo indeterminato di giovani (art.1 Legge n. 178/2020) reso operativo con messaggio Inps pubblicato nel mese di ottobre 2021 ma al momento non ancora amministrativamente rilevabile.
Nel corso dei primi nove mesi dell'anno sono state 202.000 le attivazioni a tempo indeterminato che hanno beneficiato della decontribuzione per il Sud.
Nel complesso, considerando tutte le misure e anche le agevolazioni per la trasformazione da apprendistato in tempo indeterminato, si registra che sull'insieme di circa 1.457.000 attivazioni di rapporti di lavoro a tempo indeterminato quelle agevolate risultano 541.000 con un'incidenza pari al 37% .
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