Inps, rallenta aumento posti di lavoro: 165mila in meno. Ma calano i contratti a tempo

Inps, rallenta aumento posti di lavoro: 165mila in meno. Ma calano i contratti a tempo
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Giovedì 21 Marzo 2019, 15:45 - Ultimo aggiornamento: 16:10
Occupazione in frenata a gennaio: al netto delle cessazioni sono stati 370mila i nuovi posti di lavoro registrati contro i 535mila del gennaio 2018, 165mila posti in meno. Un dato inferiore anche rispetto a quello dello scorso dicembre che aveva registrano + 415mila assunzioni. A fornire la fotografia del mercato del lavoro i dati dell'Osservatorio sul precariato dell' Inps che per la prima volta dal giugno 2016 registra un crollo dei contratti a tempo determinato, - 32mila.

Salgono comunque a gennaio, in termini di consistenza dei rapporti di lavoro, le assunzioni a tempo indeterminato (+274.000, in accelerazione negli ultimi 7 mesi) e quelle in apprendistato (+82.000, livello tendenziale stabile negli ultimi quattro mesi). Positiva, seppur in diminuzione, la dinamica del lavoro intermittente (+44.000) mentre pressoché azzerati risultano invece i saldi per stagionali e somministrati e significativamente negativi (-32.000) -
per la prima volta da giugno 2016 - quelli dei contratti a tempo determinato.

In termini di flussi, invece, a gennaio l'Inps registra, rispetto allo stesso periodo del 2018, un notevole incremento delle trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato, che risultano quasi raddoppiate (da 58.000 a 115.000: +57.000, +98,6%). Continua pertanto il trend di crescita rilevato nel corso del 2018. Nel mese di gennaio 2019 risultano in lieve calo, invece, le conferme dei rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo (-1,2%).

In crescita risultano i contratti a tempo indeterminato, i contratti di apprendistato e i contratti di lavoro intermittente; in diminuzione invece i contratti di somministrazione, i contratti a tempo determinato e i contratti di lavoro stagionale. Complessivamente le assunzioni, riferite ai soli datori di lavoro privati, nel mese di gennaio 2019 sono state 604.000: sono quindi diminuite rispetto allo stesso mese del 2018 (-15%). 

Le cessazioni nel complesso sono state 435.000, in diminuzione rispetto a gennaio 2018 (-12,4%): a diminuire sono le cessazioni di contratti in somministrazione, di rapporti a termine e di rapporti a tempo indeterminato; a crescere sono invece le cessazioni di rapporti con contratto intermittente e di contratti in apprendistato; stabili le cessazioni di rapporti stagionali.

Nel mese di gennaio 2019 sono stati incentivati 14.608 rapporti di lavoro con i benefici previsti dall'esonero triennale strutturale per le attivazioni di contratti a tempo indeterminato di giovani fino a 35 anni (Legge n. 205/2017 e Legge n. 96/2018): 7.058 riferiti ad assunzioni e 7.550 relativi a trasformazioni a tempo indeterminato. Il numero dei rapporti incentivati è pari al 5,1% del totale dei rapporti a tempo indeterminato attivati (assunzioni + trasformazioni).

Per quel che riguarda il lavoro occasionale i contratti a gennaio scorso si sono attestati intorno alle 16.000 unità (pressoché stabile rispetto allo stesso mese del 2018); l'importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 232 euro. Salgono anche i lavoratori pagati con i titoli del Libretto Famiglia (LF), che sostituirono i voucher, pari a gennaio a circa 10.000 (contro circa 4.000 di gennaio 2018); l'importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 320 euro.

 
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