L'indagine, secondo Il Sole 24 Ore, mette a nudo una condizione drammatica, dove metà degli under 35 hanno svolto lavori in nero o sono disoccupati, non in grado di mantenersi da soli né di formare una famiglia, delusi dal mondo del lavoro e preoccupati per il futuro, soprattutto per l'adeguatezza del futuro assegno pensionistico.
I giovani, a cinque anni dal conseguimento del ciclo di studi, hanno lavorato in media per tre anni e mezzo e meno di 3 su 10 ha un lavoro stabile, mentre il 26% ha rapporti a termine, il 23,7% è disoccupato e il 13,1% è studente-lavoratore. L'unico elemento in comune la discontinuità delle esperienze lavorative che si concretizzano con una disoccupazione superiore al 40% del tempo. La maggioranza pari al 54,65% ha svolto lavori senza contratto, il 61,5% ha accettato un lavoro sottopagato, il 37,5% dichiara di aver ricevuto pagamenti inferiori a quelli pattuiti e il 32,5% di non essere stato pagato per il lavoro svolto.
La gran parte dei giovani ha anche uno stipendio da fame, inferiore ai 10 mila euro annui: più di 2 giovani su 10 guadagnano meno di 5 mila euro e 3 su 10 tra 5 e 10 mila euro. Solo il 7,4% dei giovani supera i 20mila euro
In queste condizioni, la metà dei giovano (5 su 10) vive ancora a casa con i genitori, l'altra metà (56,3%) ha creato un nuovo nucleo familiare raggiunge il 56,3%, ma solo per chi ha un lavoro stabile.
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