Nel periodo c'è stato un netto incremento delle trasformazioni a tempo indeterminato dal tempo determinato: queste sono aumentate di 163 mila unità attestandosi a 480.000 (+51,3%). In crescita risultano anche le conferme di rapporti di apprendistato giunti alla conclusione del periodo formativo passate a 50.800 (+20,5%).
Le cessazioni nel complesso sono state 4.062.000, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente: la riduzione ha riguardato le cessazioni di contratti in somministrazione, di rapporti a termine.
Il saldo annualizzato tra assunzioni e cessazioni risulta positivo e pari a +338.000, inferiore a quello registrato nel corrispondente momento alla fine di agosto 2018 (+383.000). il saldo dei rapporti di lavoro a tempo indeterminato è tornato positivo (+366.000) mentre quello dei rapporti a tempo determinato è divenuto negativo (–178.000).
In otto mesi sono stati incentivati 72.125 rapporti di lavoro con i benefici previsti dall'esonero triennale strutturale per le attivazioni di contratti a tempo indeterminato di giovani, in diminuzione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (-11%). In particolare 38.432 sono riferiti ad assunzioni e 33.693 sono relativi a trasformazioni a tempo indeterminato. I rapporti incentivati costituiscono il 5,2% del totale dei rapporti a tempo indeterminato attivati (assunzioni + trasformazioni).
La consistenza dei lavoratori impiegati con Contratti di Prestazione Occasionale (CPO) si attesta intorno alle 17.000 unità (in linea rispetto allo stesso mese del 2018); l'importo medio mensile lordo della loro remunerazione effettiva risulta pari a 270 euro.
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