«E' bene che tutti sappiano che mentre chi è in parlamento è pagato con i soldi e le tasse di tutti, quindi anche con i miei, io non sono pagato con i soldi di Di Maio. Io sono pagato con i soldi di chi lavorando decide che l'1% ogni mese lo dà al sindacato. E i soldi pubblici, attraverso i Caf e i patronati, ce li abbiamo perché facciamo dei se4rvizi che per legge sono riconosciuti. Quindi la smettessero di pensare chissà che cosa», ha affermato Landini.
«I nostri bilanci - ha proseguito il leader della Cgil - sono pubblici e la mia busta paga l'ho pubblicata sui siti quando ero in Fiom e non ho nessun problema a rendere noto quanto prendo e come si spendono i soldi dei lavoratori. Essendo segretario generale non l'ho ancora presa la prima busta perché non me l'hanno ancora data ma dovrebbe essere, secondo il nostro regomanento, circa 3.700 euro netti che è lo stipendio più alto in assoluto che io non ho mai preso uno stipendio di quel genere in tanti anni che lavoro», sono state ancora le parole di Landini.
Quando Di Maio dice che metterano mani ai privilegi sindacali dice una «sciocchezza», insiste infine Landini, le «regole nostre sono le stesse di tutti gli altri lavoratori».
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