Covid, Lagarde: balzo contagi minaccia la ripresa, Bce pronta a nuovi interventi a dicembre

Covid, Lagarde: balzo contagi minaccia la ripresa, Bce pronta a nuovi interventi a dicembre
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Giovedì 29 Ottobre 2020, 14:30 - Ultimo aggiornamento: 18:45

«La risalita dei contagi presenta nuove sfide ai sistemi sanitari e alle prospettive di crescita» dell'economia europea, e «la ripresa sta perdendo slancio più rapidamente del previsto». Lo ha detto la presidente della Bce,
Christine Lagarde, in conferenza stampa dopo il Consiglio direttivo dell'istituto che ha confermato le misure varate per fronteggiare la pandemia.

Il «balzo significativo» dei contagi e le misure di contenimento prese da fine estate fanno prevedere «un significativo indebolimento dell'attività economica nell'ultimo trimestre» dopo il rimbalzo del terzo trimestre, ha aggiunto Lagarde.

Il Consiglio direttivo della Bce è stato unanime nel valutare l'impatto dei contagi e delle misure di contenimento sulla crescita e sull'inflazione, che resterà negativa fino a inizio 2021, e nel ritenere «che è necessario agire e dunque ricalibrare i nostri strumenti nella prossima riunione di dicembre». «La Bce c'era durante la prima ondata
del virus, ci sarà anche durante la seconda ondata», ha poii assicurato la presidente dell'istituto centrale europeo che poi rispondendo alla domanda su quanta potenza di fuoco la Bce abbia ancora. «Lo abbiamo
dimostrato chiaramente nella prima ondata, possiamo realizzare nuovi strumenti, rivederli e ricalibrarli e lo abbiamo fatto». Alla domanda su cosa esattamente la Bce intenda per «ricalibrare» gli strumenti di politica monetaria a dicembre, Lagarde ha specificato che la Bce ha in mente di «espandere» l'intervento monetario.

La Bce ha confermato le attuali misure di politica monetaria e in particolare il Pepp, il programma di acquisti titoli per fronteggiare la pandemia da 1,350 miliardi. «Nell'attuale contesto i rischi sono chiaramente orientati al ribasso, afferma l'Istituto di Francoforte, indicando che il Board «valuterà con attenzione le informazioni più recenti, inclusi la dinamica della pandemia, le prospettive per la disponibilità di un vaccino e l'andamento del tasso di cambio».

«Le nuove proiezioni macroeconomiche a dicembre - spiega l'istituto - consentiranno un riesame approfondito delle prospettive e del quadro complessivo dei rischi. Sulla base di questo riesame aggiornato, il Consiglio direttivo ricalibrerà i suoi strumenti, ove opportuno, al fine di rispondere all'evolvere della situazione e di assicurare che le condizioni di finanziamento restino favorevoli per sostenere la ripresa economica e contrastare l'impatto negativo della pandemia sul profilo previsto per l'inflazione. Questo agevolerà una stabile convergenza dell'inflazione verso il livello perseguito, in linea con il suo impegno alla simmetria».

Nel frattempo, il Board ha confermato tutti gli strumenti in essere. I tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principale sono confermati a zero, quelli sulle operazioni di rifinanziamento marginale allo 0,25% e quelli sui depositi a -0,50% e resteranno su tali livelli «finché non vedrà le prospettive di inflazione convergere saldamente su un livello sufficientemente prossimo ma inferiore al 2% nel suo orizzonte di proiezione e tale convergenza non si rifletterà in maniera coerente nelle dinamiche dell'inflazione di fondo».

Confermato anche l'importo del Programma di acquisto per l'emergenza pandemica (Pepp) con una dotazione finanziaria totale di 1.350 miliardi di euro. Gli acquisti continueranno a essere effettuati in maniera flessibile nel corso del tempo, fra le varie classi di attività e i vari paesi, per contrastare efficacemente i rischi di trasmissione della politica monetaria" e proseguiranno sino alla fine di giugno 2021 e, in ogni caso, finché non riterrà conclusa la fase critica legata al coronavirus.

Restano anche gli acquisti netti di asset (Paa) ad un ritmo mensile di 20 miliardi di euro, unitamente agli acquisti nel quadro della dotazione temporanea aggiuntiva di 120 miliardi di euro sino alla fine dell'anno.

Tali acquisti «proseguiranno finché necessario a rafforzare l'impatto di accomodamento dei suoi tassi di riferimento e termineranno poco prima che inizierà a innalzare i tassi di riferimento della Bce». Il Consiglio direttivo intende continuare a reinvestire, integralmente, il capitale rimborsato sui titoli in scadenza nel quadro del Paa per un prolungato periodo di tempo successivamente alla data in cui inizierà a innalzare i tassi di interesse di riferimento della Bce, e in ogni caso finché sarà necessario per mantenere condizioni di liquidità favorevoli e un ampio grado di accomodamento monetario.

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