Italiani e Fase Uno: come abbiamo vissuto il lockdown?

Italiani e Fase Uno: come abbiamo vissuto il lockdown?
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Lunedì 25 Maggio 2020, 17:00
(Teleborsa) - "Nonostante le restrizioni, il lockdown è stato vissuto all'insegna della serenità e di un clima familiare coeso e positivo. Lo rende noto oggi l'Istat diffondendo il Report "Reazione dei cittadini al lockdown" relativo alla Fase 1 dell'emergenza Covid-19 nel periodo dal 5 al 21 aprile 2020, secondo il quale alla richiesta di definire il clima familiare vissuto nel primo periodo dell'emergenza, "tre cittadini su quattro hanno usato parole di significato positivo. Meno del 15% ha scelto parole a cui non è stato possibile attribuire un significato univocamente positivo o negativo. Solo l'8% ha utilizzato termini di significato negativo".

Secondo l'Istituto di Statistica, "il 91,2% dei cittadini ha considerato utili le regole imposte per contrastare l'evoluzione della pandemia. L'89,5% ha percepito come chiare le indicazioni su come comportarsi per contenere il contagio". Nel report si rileva anche "un'alta fiducia espressa verso il personale medico e paramedico del Servizio Sanitario Nazionale con un punteggio medio pari a 9 (in una scala da 0 a 10) e verso la Protezione civile (8,7)".

Uscite ridotte al minimo - Emerge anche un atteggiamento decisamente diligente e responsabile. In un giorno medio della settimana il 72% della popolazione di 18 anni e oltre non è uscito di casa, il 22,7% è uscito una volta e il 5,2% due o più volte. Non emergono differenze di genere mentre rispetto all'età sono stati i 45-64enni a uscire di più (oltre il 35%). Le quote più basse si rilevano invece tra i giovani di 18-24 anni (19,6%) e tra gli anziani di 75 anni e più (10,1%).

Inoltre, nove cittadini su dieci hanno fatto uso di mascherine" durante la Fase 1, in pieno lockdown. Nel dettaglio "l'89,1% delle persone di 18 anni e più riferisce di aver fatto uso di mascherine", si spiega. "L'utilizzo è stato diffuso in modo trasversale in tutta la popolazione raggiungendo il valore più alto tra le persone di 45-54 anni (94,5%), relativamente più basso il valore rilevato tra i più anziani (73,5% per 75 anni e più), anche perché molto probabilmente hanno avuto meno bisogno di uscire"


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