In un anno, da febbraio 2020 a febbraio 2021, gli occupati sono diminuiti di 945 mila unità (il calo ha riguardato uomini, donne, lavoratori dipendenti, autonomi e tutte le classi d'età) e parallelamente sono cresciuti i disoccupati (+21 mila) e, soprattutto, gli inattivi, di oltre 700 mila unità. Rispetto a febbraio 2020, il tasso di occupazione è più basso di 2,2 punti percentuali e quello di disoccupazione è più alto di 0,5 punti.
L'occupazione a febbraio 2021 è stabile sia tra le donne sia tra gli uomini, cresce tra i dipendenti permanenti e gli under 35, mentre scende tra i dipendenti a termine, gli autonomi e chi ha almeno 35 anni. Stabile anche il tasso di occupazione, pari al 56,5%. Il tasso di disoccupazione scende al 10,2% (-0,1 punti) e tra i giovani al 31,6% (-1,2 punti).
Diminuisce lievemente anche il numero di inattivi (-0,1% rispetto a gennaio, pari a -10mila unità) per effetto, da un lato, della diminuzione tra le donne e chi ha almeno 25 anni e dall'altro della crescita tra gli uomini e i 15-24enni. Il tasso di inattività è stabile al 37%.
Le ripetute flessioni congiunturali dell'occupazione - registrate dall'inizio dell'emergenza sanitaria fino a gennaio 2021 - hanno determinato un crollo dell'occupazione rispetto a febbraio 2020 (-4,1% pari a -945 mila unità), evidenzia l'istituto di statistica. La diminuzione coinvolge uomini e donne, dipendenti (-590 mila) e autonomi (-355 mila) e tutte le classi d'età. Il tasso di occupazione scende, in un anno, di 2,2 punti percentuali.
Nell'arco dei dodici mesi, crescono le persone in cerca di lavoro (+0,9%, pari a +21mila unità), ma soprattutto gli inattivi tra i 15 e i 64 anni (+5,4%, pari a +717mila).
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