I recenti sviluppi nei mercati del gas e dell'elettricità hanno spinto gli economisti di S&P a prevedere che l'inflazione raggiungerà un picco di 1,5 punti in più e circa un trimestre dopo, rispetto alle previsioni precedenti. Ora si aspettano che l'inflazione dell'eurozona raggiunga la doppia cifra nel quarto trimestre del 2022, prima di diminuire lentamente dal primo trimestre del prossimo anno.
Secondo S&P, ci sono però anche fattori favorevoli che influiscono sull'economia della zona euro. "A sostenere l'economia vi sono una politica monetaria ancora accomodante, l'aumento del sostegno fiscale in risposta alla crisi energetica, l'allentamento delle strozzature nelle catene di approvvigionamento con grandi accumuli di produzione e la crescita della popolazione - si legge nel rapporto - Inoltre, il mercato del lavoro, con l'occupazione ai massimi storici, è insolitamente forte. I rischi per queste prospettive sono prevalentemente negativi".
Confrontando le stime di S&P sull'Italia con quelle dell'intera Eurozona, si nota una performance migliore della media per l'economia italiana quest'anno, ma più debole l'anno prossimo. L'Italia dovrebbe crescere del 3,4% nel 2022, contro il +1,5% della Germania, il 2,4% della Francia, il +4,5% della Spagna e il +4,3% dei Paesi Bassi. L'anno prossimo le previsioni sono per un -0,1% per l'Italia, un -0,3% della Germania, +0,2% per la Francia, +1,1% per la Spagna e +0,2% per i Paesi Bassi.
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