Italia, +59 mila occupati a settembre. Ancora lontani da livelli pre-pandemia

Italia, +59 mila occupati a settembre. Ancora lontani da livelli pre-pandemia
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Mercoledì 3 Novembre 2021, 10:30
(Teleborsa) - A settembre 2021 torna ad aumentare l'occupazione in Italia, dopo i cali osservati a luglio e ad agosto. Lo rivela l'Istat nella stima flash, sottolineando che rispetto a gennaio 2021 si registra un saldo positivo di poco più di 500 mila occupati, "dovuto esclusivamente alla ripresa del lavoro dipendente che cresce di circa 520 mila unità". Il mercato del lavoro è comunque ancora lontano dai livelli pre-pandemia: rispetto a febbraio 2020 (l'ultimo mese non impattato dal Covid) il numero di occupati è inferiore di oltre 300 mila unità, il tasso di occupazione e quello di disoccupazione sono più bassi di 0,4 e 0,6 punti rispettivamente, mentre il tasso di inattività è superiore di 0,9 punti.

L'aumento dell'occupazione a settembre (+0,3%, pari a +59 mila unità) è osservato per gli uomini e soprattutto per le donne, e coinvolge i dipendenti a tempo determinato, le persone tra i 25-34 anni e gli ultra 50enni. Il tasso di occupazione sale al 58,3% (+0,2 punti). La diminuzione del numero di persone in cerca di lavoro (-1,2%, pari a -28 mila unità rispetto ad agosto) è più marcata per gli uomini e coinvolge solo chi ha più di 24 anni.

Il tasso di disoccupazione cala al 9,2% (-0,1 punti, come atteso dagli analisti), nonostante l'aumento tra i giovani al 29,8% (+1,8 punti). La diminuzione del numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni, osservata a settembre rispetto al mese di agosto (-0,3%, pari a -46mila unità), coinvolge solamente le donne, i 25-34enni e i maggiori di 50 anni. Il tasso di inattività scende al 35,7% (-0,1 punti).

A seguito della ripresa dell'occupazione, registrata anche tra febbraio e giugno 2021, il numero di occupati è superiore a quello di settembre 2020 dell'1,2% (+273 mila unità); l'Istat registra variazioni ancora negative per gli indipendenti e per i lavoratori tra i 35 e i 49 anni, in quest'ultimo caso solo per effetto della componente demografica. Infatti, il tasso di occupazione, in aumento di 1 punto percentuale, sale per tutte le classi di età. Rispetto a settembre 2020, diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-9,1%, pari a -230 mila unità), sia quello degli inattivi tra i 15 e i 64 anni (-2,0%, pari a -280mila), che era aumentato in misura eccezionale all'inizio dell'emergenza sanitaria.
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