Ita verso l'alleanza con Lufthansa: i tedeschi vogliono fino al 40 per cento

Al colosso tedesco piace la nuova compagnia. Si studia l’ingresso nell’azionariato della newco. I vertici del vettore tricolore spingono con forza per chiudere l’alleanza prima della stagione estiva

Ita verso l'alleanza con Lufthansa: i tedeschi vogliono fino al 40 per cento
di Umberto Mancini
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Venerdì 7 Gennaio 2022, 00:25

Corsa contro il tempo per trovare il partner industriale. I vertici di Ita Airways devono scegliere in fretta - prima dell’inizio della stagione estiva - l’alleato per disegnare il proprio futuro nei cieli. O comunque mettere le basi per il prossimo anno quando, si presume pandemia alle spalle, il mercato del trasporto aereo ripartirà di slancio. In questi mesi è stata soprattutto Lufthansa a lavorare sottotraccia, superando di slancio i corteggiamenti di Air France su mandato di Delta Airlines. Il vettore Usa, partner storico dei francesi, sembra ora più lontano, visto che i tedeschi sarebbero disposti a stringere con determinazione per entrare nell’azionariato di Ita Airways. Circola un dossier - pr ora non ufficiale - in cui la compagnia tedesca immagina i futuri scenari di collaborazione. E tra questi, oltre alle intese commerciali, è previsto l’ingresso nel capitale con una quota tra il 15 e il 40%, lo sviluppo di Fiumicino come nuovo hub e l’integrazione degli acquisti per sviluppare al massimo le sinergie. Ma l’obiettivo principale, in vista della ripartenza, è assestare alla concorrenza europea un duro colpo, sfruttando la carta Ita. A tedeschi piace il nuovo corso della compagnia italiana che punta su aerei green, discontinuità con il passato, servizi di qualità e che può vantare conti in ordine in un mercato, quello italiano, che fa gola a molti.

LE TAPPE DELL’INTESA

Come noto, allo stato il vettore tricolore non può certo reggere la concorrenza internazionale, tanto più dopo il taglio della flotta imposto dalla Ue; ha quindi bisogno per rafforzare il proprio network di un colosso cui affiancarsi. Il tutto per evitare di restare stritolato tra low cost molto aggressive e i giganti globali. 
Sia l’ad Fabio Lazzarini che il presidente Alfredo Altavilla non hanno nascosto le proprie preferenze per il gruppo tedesco.

E in questi giorni i contatti, anche se informali, si sarebbero intensificati. In considerazione del fatto che i tedeschi hanno già rimborsato il prestito concesso dallo Stato e dunque sono pronti ad agire sul mercato delle alleanze. 

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Del resto, anche nella recente visita a Palazzo Chigi proprio il neo cancelliere Olaf Scholz ne avrebbe fatto cenno al premier Mario Draghi. Dopo aver tenuto in vita prima Alitalia (costata ai contribuenti circa 16 miliardi) e poi Ita, il governo preme affinché si trovi uno sbocco industriale solido e che dia prospettiva alla compagnia. Naturalmente, con un bilancio non appesantito da debiti e costi sotto controllo, immaginare un matrimonio è più facile. Anche perché la newco corrisponde perfettamente, sia sotto il profilo occupazionale che per quanto riguarda la flotta, all’identikit che Lufthansa insegue da tempo per ampliare il proprio raggio d’azione.
Certo l’ingresso nell’azionariato, ben visto da Palazzo Chigi, comporterà anche un rimescolamento delle carte negli assetti di governance, ma di questo si parlerà più avanti quando l’operazione entrerà nel vivo. 
In un’intervista al quotidiano tedesco Handesblatt, Altavilla ha sottolineato che Lufthansa è «tra i pretendenti belli e ricchi che possono ora essere interessati a Ita Airways». E ha aggiunto: «Sarebbe sbagliato rimanere indipendenti perché saremmo sempre troppo piccoli rispetto ai tre grandi gruppi aerei che operano in Europa». Altavilla, inoltre, ha espresso ammirazione per il modello di business di Lufthansa e di tutto il gruppo (che comprende Austrian Airlines, Swiss Air, Brussels Airlines ed Eurowings), «perché negli ultimi anni la compagnia tedesca è riuscita a integrare altri piccoli vettori simili a Ita Airways come è ora con grande successo». Insomma, Ita è matura per imboccare quella strada. 
A favore di questa possibilità, in ogni caso, giocano sia le aperture del ceo di Lufthansa, Carsten Spohr (che ha confermato i colloqui con Altavilla), sia la circostanza che i tedeschi hanno voglia di crescere in fretta. Il fatto che Ita Airways sia entrata nell’alleanza SkyTeam (guidata da Delta e Air France) non compromette le trattative, visto che l’accordo negoziato con una certa lungimiranza da Lazzerini è valido per un solo anno, consentendo così al vettore tricolore di passare alla concorrenza (Star Alliance) guidata da Lufthansa.

I TENTATIVI DI DELTA

Dall’altra sponda dell’Oceano Delta Airlines ha ribadito che vuole garantirsi una posizione strategica in Europa tramite l’Italia soprattutto per non lasciare spazio all’avanzata di Lufthansa. Anche la compagnia americana ritiene che Ita «abbia i fondamentali economici a posto: i dipendenti sono stati tagliati, le retribuzioni calmierate, i debiti azzerati». Sfida aperta quindi con la partita che va chiusa prima dell’estate.

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